VIDEO e ARTICOLI: Sgarbi: "In Centonze la stessa energia di Monet"

 
 
 
 
 
 
 
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VITTORIO SGARBI:

"IN CENTONZE LA STESSA ENERGIA VITALE

DELLA PITTURA DI MONET"
 
 
 
 
 
 
 
 
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VIDEO: L'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA

 

 


VITTORIO SGARBI:
"NEI CAPANNONI DI CENTONZE LA STESSA ENERGIA VITALE DELLA PITTURA DI MONET"


 



VIDEO: L'INTERVISTA A MIMMO CENTONZE

UN'INTERVISTA RILASCIATA DA MIMMO CENTONZE DURANTE LA SERATA D'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA PERSONALE AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI DI ROMA


 

 

 
 
 
LA NOTIZIA


 

 

A proposito delle opere di Mimmo Centonze dedicate al tema dei capannoni, Vittorio Sgarbi ha dichiarato:Uno può pensare addirittura ad un’ascesi, cioè quanto più si toccano le parti più basse del mondo tanto più ci si può innalzare. È nella luce, nella materia e in questa tensione ascetica il momento più significativo che Centonze, tra l’altro, ha coltivato facendo numerose opere di questa serie. Quindi diventa un ciclo: Monet aveva fatto il ciclo delle ninfee e, passati i tempi, Centonze fa i capannoni di rifiuti. Cambiano i soggetti ma rimane la stessa energia vitale della pittura. Quasi una serie diabolica delle ninfee di Monet. Monet aveva immaginato una dimensione celeste e la sua è una dimensione infernale. In questo inferno però si immagina una dimensione ascetica come quella che indicano grandi poeti mistici come Juan de la Cruz e cioè dal buio, dalla stanza più buia e più nera, gli occhi si esercitano per vedere quella luce che diventerà poi il richiamo alla luce divina. Quindi c’è un inoltrarsi negli abissi per poi risalirne”.

 

Sgarbi ha aggiunto: “Sento che gli artisti più giovani fanno parte di una storia per cui non sono un corpo separato rispetto alla storia dell’arte quindi la loro qualità è sufficiente a farmeli guardare come se fossero maestri classici”.

 


Di seguito un’intervista rilasciata da Mimmo Centonze durante la serata d’inaugurazione della mostra personale al Palazzo delle Esposizioni di Roma:

 

Com’ è nata l’idea di realizzare un’opera, “Lettura biblica”, nella quale è protagonista la Bibbia?

 

L’idea è nata perché leggo la Bibbia ogni giorno e la rileggo ogni anno per intero, da gennaio a dicembre, con un programma: se leggi quattro capitoli al giorno leggi la Bibbia per intero in un anno. Mi interessava mettere in evidenza il fatto che oggi, se si utilizzasse molto di più la Bibbia, dove ci sono dei consigli che Dio ci ha dato la nostra vita sarebbe molto migliore: non ci sarebbero famiglie divise, non ci sarebbero problemi legati per esempio all’alcool o a gravidanze indesiderate perché ci sono tutti i consigli adatti che Dio ci ha dato. Quindi avere come riferimento il più grande artista dell’universo perché è stato Dio ad aver ha creato tutto dal niente. La cosa che mi dà più fastidio è quando uno dice che il mondo è stato creato dal nulla, che il Bing Bang ha fatto tutto… Secondo me è un’offesa: se Dio ascoltasse queste parole ne rimarrebbe offeso. Come ne rimarrebbe offeso anche Leonardo Da Vinci: nessuno dice che Leonardo non sia mai esistito. Nessuno lo ha mai detto. Uno va al Louvre, vede la Gioconda e nessuno mette in dubbio che Leonardo Da Vinci sia esistito perché la Gioconda è lì, sulle pareti del Louvre. Però molti dicono che Dio non sia mai esistito nonostante tutto il creato dell’universo che è molto più complesso di un’opera di Leonardo Da Vinci, molto più interessante e a cui Leonardo stesso si è ispirato nei suoi dipinti. Allora a questo punto diciamo che Leonardo Da Vinci non è mai esistito. Anche lui non c’è. È uguale: se tu dici che Dio non esiste allora nemmeno Leonardo è mai esistito…

 

 

Come mai la mostra al Palazzo delle Esposizioni?

 

Questa mostra è stata fortemente voluta dal Prof. Emmanuele Emanuele, (Presidente della Fondazione Roma e dell’Azienda Speciale Palaexpo ndr) che ho conosciuto grazie a Vittorio Sgarbi. È stato lui a scegliere di farmi questo bel regalo. Dicono che non sia mai successo a 32 anni di esporre in una mostra personale al Palazzo delle Esposizioni. Quindi ho questo peso sulle spalle!

 

 

Qual è l’opera che senti più vicina in assoluto?

 

Questo è impossibile dirlo. Tutto il corpus delle mie opere mi è vicino. È come dire ad una madre: “Scegli quale figlio preferisci”.




 


 

UNA SELEZIONE DI ARTICOLI SULLA MOSTRA IN ALLEGATO:

 

- Nicoletta Castagni, Mimmo Centonze, da ritratto Riina a monocromi. Da domani 40 opere a Palazzo delle Esposizioni, in “Ansa/Mostre”,lunedì 28 maggio

- Fabiana Mendia, Centonze, nuove e antiche cromie, in “Il Messagero”, giovedì 31 maggio, p. 46

- Stefania Valente, La realtà trasfigurata di Centonze tra corpi e capannoni industriali, in “Il Giornale di Sicilia”, giovedì 31 maggio, p. 46

- Valeria Arnaldi, Mimmo Centonze, in “Exibart on paper”, Anno XI, Numero 79, giugno/luglio/agosto, p. 73

- Lauretta Colonnelli, Mimmo Centonze viscere su metallo, in “Corriere della Sera”, domenica 10 giugno, p. 16

- Centonze incanta Roma, in “La Nuova del Sud”, lunedì 11 giugno, p. 24

- Carmela Cosentino, Nell’arte di Centonze fede e ragione non sono contrapposte, in “La Gazzetta del Mezzogiorno”, domenica 17 giugno, p. XIII

- Lucia Santoro, Un caffè con Centonze, in “La Nuova del Sud”, martedì 19 giugno, p. 23

- Centonze e Sgarbi su Rai 1, in “Il Quotidiano”, martedì 19 giugno, p. 27

- Lucia Santoro, Il vuoto mistico di Centonze. “È pittura trascendentale”, in “La Nuova del Sud”, giovedì 21 giugno, p. 23

- «Mimmo Centonze è paragonabile a Dante», in “Il Quotidiano”, mercoledì 27 giugno, p. 44



IMMAGINI IN ALLEGATO:

- L'opera di Claude Monet "Ninfee" del 1915

- L'opera di Mimmo Centonze "Capannone" del 2010
 
 
 
 
 
 
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