Futurismo- KRISTIAN FUMEI INTERVISTA: tra Berlino e la "Techno" di Zarathustra

 

Kristian Fumei

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1) Autoscanning…o…Le Confessioni di un ignorante.
Al di là dei dati anagrafici, qui veramente di poca importanza, dopo essere nato, cresciuto ecc. direi di focalizzare l'attenzione attorno agli anni 90, cioè quando comincio ad interessarmi un po' più seriamente di musica. Quel periodo mi ha visto attivo come Mc nel mondo Hip Hop.
All’incirca intorno all’anno 2000, stanco di dover costantemente dipendere da produttori e studi per realizzare i miei progetti, decido di acquistare l’attrezzatura necessaria per auto produrmi, a questo punto ha inizio la mia passione per la musica elettronica.
Comincio così a sperimentare con l’attrezzatura da “completo ignorante” (così amo definirmi) , senza cioè avere nessuna nozione né musicale né di produzione. Vengo folgorato dalla lettura del manifesto “L’Arte dei Rumori” di Luigi Russolo, testo che mi influenza ed ispira profondamente insieme ad altri manifesti futuristi, in essi trovo la giustezza delle mie teorie sull’ignoranza e sul rifiuto di ogni formazione accademica in campo musicale.
Comincio così a far prevalere il rumore nelle mie produzioni sempre più prepotentemente finché conosco il Dubstep che mi fa perdere completamente la testa. Nel Dubstep trovo molte caratteristiche che a mio parere la sua musica deve avere: innanzitutto il break beat, essendo io geneticamente incapace di utilizzare la cassa dritta in stile musica dance e le facilerie pop, ed inoltre la propensione del genere verso le atmosfere Minimaliste ed Ambient.
La propensione verso il rumore e i suoni dei generi Noise e Industrial mi portano a desiderare un suono fatto in prevalenza o quasi esclusivamente di rumori, comincio così a teorizzare il mio stile personale di comporre, arrivando così al mio disco di debutto “Darkdub e.p.” con l’etichetta Berlinese DubStepDivision nel 2010. Nel 2011 produco già il secondo disco “Microstep e.p.”, disco che verrà distribuito in download gratuito.…
Questo è quanto, in poche parole sono un elettrorumorista che si fa vanto della propria ignoranza.

2) Avanguardia elettronica…? poco veramente mi emoziona e fa vibrare le mie crode di futurista la così detta avanguardia. Ciò che è in grado di farmi ancora vibrare è la vicinanza di spiriti a me affini, l’energia emanata dai NetFuturisti, dal MAV, da Graziano Cecchini, il prezioso lavoro svolto da Libreria Futurista, l’apporto dato da molta altra gente ancora sinceramente intenzionata e protesa a mantenere viva una parte della nostra cultura Italiana e la sua genialità, mi emozionano ancora le azioni d’arte atte a scuotere l’assopimento culturale che stiamo vivendo.
Per il resto mi sento più come il Zarathustra di Nietzsche, che riflette sulle miserie umane della musica moderna con un velo di divertita compassione, che un protagonista dello sfavillante show business musicale. Preferisco semplicemente situarmi “Al di là del Bene e del Male”.
Oggigiorno le possibilità offerte dalla rivoluzione digitale, sono virtualmente infinite, ma spesso sono usate solamente per creare altra merce da consumare, non si portano avanti ideali, non si mira ad infrangere preconcetti e limitazioni, non si cerca un'evoluzione, si crea esclusivamente merce, a questo si riduce oggi l’avanguardia nella maggior parte dei casi.
Per come la penso io si può parlare di avanguardia quando si infrangono le regole imposte per creare qualcosa di nuovo, quando si sputa in faccia al servilismo e al passatismo, quando si rifiuta di essere politicamente corretto.

3) TechnoGeneration?  Senza ombra di dubbio! E' certamente vero che il problema legato all'ambiente è alquanto fondamentale oggi giorno, sicuramente il tema dell’ecologia va affrontato, ma non come un richiamo al primitivismo, si dovrebbero invece trovare nuove soluzioni anche con l’aiuto della tecnologia, mettere la tecnologia a servizio dell'ambiente, oltre al fatto che bisognerebbe dare una scrollata alle coscienze di tutti...prima di tutto.
Di questi tempi è molto di moda dichiararsi ecologisti, ma poi se andiamo a vedere...quasi tutti noi usiamo un'automobile, tutti noi acquistiamo beni di consumo creando montagne di rifiuti, chi più chi meno tutti partecipiamo all’inquinamento. Dovremmo quindi prima di tutto smettere di farci seghe mentali sull'ecologia e modificare realmente le nostre abitudini e il nostro modo di consumare, ribellandoci alla cultura imperante che ci vuole consumatori invece che persone.
Per essere ecologisti e coerenti si dovrebbe fare il pieno di olio di colza nelle automobili infischiandosene delle norme del codice della strada che impongono l’uso di carburanti derivati dal petrolio pena il sequestro del mezzo, essere pronti a pagare in prima persona per portare avanti le proprie idee.
Per questo mille volte TechnoGeneration…almeno per un fatto di coerenza.

4) Futurismo oggi e domani? Oggi vedo nel Futurismo un mezzo per cambiare le cose, un metodo per risvegliare la gente dal letargo mentale, un mezzo di evoluzione.
Le nuove tecnologie digitali ci danno l'opportunità di diffondere a livello globale azioni d’arte futuriste mirate a far riflettere le persone, per far capire a più gente possibile che il vero cambiamento deve partire da una rivoluzione interiore.
Il mio Futurismo è un mezzo per abbattere la falsa morale, il passatismo,i dogmi, le credenze superstiziose, l’ignoranza e l’incoerenza imperante nella nostra cultura.
Una via per riappropriarci della nostra cultura Italiana e delle nostre radici, senza cadere nel pentolone della cultura globalizzata e consumistica, una via Italiana all’ Übermensch di Nietzsche, un culto del futuro per rendere migliore il nostro presente.

RobyGuerra