Il Transumanesimo di Giuseppe Vatinno: recensione

 

 Tra sociologia cibernetica, ecologia sistemica, computer science, biotecnollogie,intelligenza artifiiciale, robotica, crionica e longevità per via medico-scientifica, viaggi nel tempo, fisica degli uniiversi paralleili, internet, cibercultura nascente, anche appunto accenni precisi a certa arte elettronica o contemporanea.
L'opera di Vatinno, non a caso, introdotta dalla splendida prefazione di Carlo Pelanda, tra i più noti, importanti e creativi futurologi italiani, appare complementare e esponenziale.... al volume parallelo di Campa, dalla cifra letteraria più radicale e - in certo senso- neonietzschiana.  Astronavi culturali parallele della stessa flotta transumanista, un salutarissimo nuovo pensiero forte, oltre i paradossi e i limiti della  pur prpulsiva condizione postmoderna (in Italia peraltro... spesso malintesa).
Riassumendo: anche la cultura italiana, ancora attardata su certi copioni obsoleti ben noti- tardocrociani e tardogramsciani (e vulgati....eccome, il grande Gramsci in particolare, purtroppo), nonostante appunto certa scienza o futurologia italiana di cui prima sempre all'avanguardia, gli stessi input futuristi,  semiotici (Eco), letterari o estetico sociologici e futurizzanti ante e post litteram(Campana, Ungaretti, Gadda, Vittorini, Pasolini, Calvino...Zanzotto, Sanguineti, Barilli, L-Vergine, Spatola, Ruffilli, Cacciari e altri) necessità oggi un relativo salto singolare tecnologico e transumanista, a livello mediatico, culturale, e perchè, no quotidiano. Magari anche in Superquark, le nuove vocali colorate di ..Hal 9000 sarebbero ammalianti parole in libertà.