AFGHANISTAN:
I TALEBANI IMPICCANO BAMBINO DI 7 ANNI PERCHE' SPIA DEGLI AMERICANI!
da IL GIORNALE
In Afghanistan, presunti militanti talebani hanno portato a termine l’esecuzione di un bambino di soli 7 anni, nella parte meridionale del Paese. I talebani hanno accusato il ragazzino di essere una spia del governo di Kabul, alleato con gli Stati Uniti e le truppe dell’Alleanza atlantica. L’esecuzione è stata resa nota da fonti interne all’amministrazione locale. Il bambino sarebbe stato catturato dai miliziani nel distretto meridionale di Sangin, nella provincia di Helmand, ha fatto sapere Daoud Ahmadi, un portavoce del governo locale. «I miliziani hanno ucciso il ragazzino di sette anni nel villaggio di Heratiyan, con l’accusa di spionaggio in favore del governo afghano». Nonostante le numerose esecuzioni da parte dei talebani di cittadini sospettati di spionaggio, si tratterebbe della prima esecuzione pubblica di un bambino. Gran parte della zona in cui è avvenuta l’esecuzione è ancora completamente sotto il controllo degli uomini armati vicini ai talebani....
CONT. http://www.ilgiornale.it/esteri/i_talebani_uccidono_bambino_7_anni_laccusa__spia_governo/10-06-2010/articolo-id=451891-page=0-comments=1
da UNIVERSITY IT
“Era una spia del governo, per questo doveva morire”. È questa la motivazione che giustificherebbe l’uccisione di un bambino di sette anni, nel sud dell’ Afghanistan. L’esecuzione in piena regola è stata messa a punto dai taliban ed è avvenuta nella provincia dell’Helmand, roccaforte degli insorti. A raccontare la macabra punizione inflitta al bambino, di cui non si conoscono le generalità, è un portavoce del governatore locale, Daud Ahamadi. Secondo le informazioni fornite da quest’ultimo, il bambino sarebbe stato catturato, processato e immediatamente giustiziato. Al momento non è possibile avere ulteriori informazioni, né tanto meno verificare la veridicità delle affermazioni. Anche le fonti talebane tacciono.
Se la notizia fosse confermata, l’atto commesso ai danni di un minore striderebbe con il codice diffuso dal Mullah Omar alle sue truppe. Il leader del movimento – nel codice – incita i suoi fedeli a risparmiare i civili e conquistare “i cuori e le menti” dei contadini, non con atti violenti e sanguinosi.
Da fonti indirette si apprende che la famiglia avrebbe denunciato l’uccisione del loro figlio alla polizia locale. Il bambino ha subito la pena dell’impiccagione....
CONT. http://www.universy.it/home/eventi/afghanistan_talebani_giustiziano_bimbo_di_sette_anni_era_una_spia-5113.html
http://www.informazione.it/a/5356EFD9-61DB-4526-A4B7-01094EC6C1D1/I-talebani-uccidono-un-bimbo-di-7-anni-Spiava-per-il-governo
* Appena pochi giorni orsono, in seguito alla legittima difesa di Israele contro la Nave presunta di pacifisti destinata a Gaza, tutti i pacifisti in piazza per denunciare Israele criminale. A parte pochi quotidiani, tutta la stampa ha preso per buona la propaganda nazionalcomunista filo palestinese delle anime pie di certo pacifismo unilaterale contemporaneo. Ora, una notizia del genere è riportata persino da Il Giornale in formula dubitativa e naturalmente nessun pacifista del cazzo è sceso in Piazza. Forse è tempo di analizzare non tanto come vincere la guerra contro il terrorismo islamico, quanto ormai su certa necrofilia che si è infiltrata in Occidente. Un Mondo Libero incapace non solo di risolvere la questione arabo-palestinese con la creazione -questa sì- sacrosanta di due liberi stati in Medio-Oriente (finora ne esiste-piaccia o meno- uno soltanto- Israele), ma - a quanto pare- debolissimo psicologicamente, quasi privo dell'istinto di sopravvivenza. E' tempo d'indagare non soltanto sui terroristi infiltrati in Europa soprattutto, ma sul potere economico di matrice araba presente nel Vecchio Continente, nelle multinazionali, nelle capitali, da Londra a Parigi a Berlino a Roma.... nell' Unione Europea. Perchè la debolezza occidentale forse rivela un'altra guerra in corso, psicologica, che i trogloditi antioccidentali, con la complicità di parecchia intellighenzia pseudoprogressista, stanno vincendo, non a Kabul o a Baghdad ma proprio in Europa.
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