La denuncia della uils all’opinione pubblica affinché rifletta sul ruolo svolto dalla politica
Ingiustizia sociale collettiva
La nostra classe politica evidentemente non sa cosa significhi la sofferenza umana, quanto pesi in termini di dignità dover chiedere la carità e dover vivere e dormire in luoghi di fortuna, ai margini della strada o sui gradini accanto ai rifiuti senza avere neppure la forza di protestare, in silenzio, affidati solo alla generosità di persone di cuore che offrano loro qualche centesimo per alleviare le loro sofferenze.
Diversamente a quel che comunemente si crede noi italiani abbiamo un cuore generoso e non lesiniamo una elemosina a chi ne ha palesemente bisogno, ma nel nostro animo non possiamo non provare angoscia e rabbia vedendo persone come noi abbandonate a se stesse, ignorate dalle Istituzioni che dovrebbero prendersi cura di loro perché sono persone come noi e nostri concittadini, sono esseri umani di cui la collettività deve farsi carico, sono uomini e donne sfortunati relegati fuori dal consesso civile come se non esistessero più, come se fossero stati cancellati e di cui non rimanga neppure il ricordo.
Di fronte a questa ingiustizia morale per una società civile nessuno può ritenersi escluso dalle responsabilità, ne può considerarsi estraneo perché tutti ne siamo in qualche modo responsabili, ma al primo posto ci debbono essere le Istituzioni e la Politica perché è dovere della Classe Dirigente che ci rappresenta nelle Istituzioni prendere coscienza con spirito Cristiano ed umano di questo stato di degrado civile e morale e provvedere affinché nessuno nel nostro Paese debba vivere in condizioni palesemente lesive della dignità umana.
Antonino Gasparo
presidente uils
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