Sino ad oggi siamo riusciti a tutelare le famiglie, a tutelare i ceti più deboli, a tutelare le imprese, soprattutto quelle piccole e medie, con provvedimenti mirati, con provvedimenti concreti ed efficaci. Continueremo a farlo, nei limiti delle possibilità naturalmente del nostro bilancio, portando avanti la politica di buonsenso che abbiamo portato avanti negli ultimi due anni e con una gestione economica che, mantenendo in ordine i conti pubblici -questo è stato importantissimo- ha messo il nostro Paese al riparo dalla crisi, e credo che questo merito ce lo debbano tutti riconoscere, ci è stato riconosciuto da tutte le autorità monetarie internazionali, anche quelle più severe.
Per il futuro continueremo a rispettare gli impegni che l’Unione Europea impone a tutti i Paesi europei e cioè una riduzione del deficit, del nostro disavanzo per il 2011 e per il 2012.
E questo per noi significa passare dall’attuale 5% di deficit rispetto al nostro Prodotto Interno Lordo, al 3% nel 2012.
Faremo questa manovra e quando l’avremo messa a punto, quando sarà definita in tutti i suoi aspetti, la faremo conoscere a tutti gli italiani nel modo più diretto, nel modo più trasparente.
Invece penso che alimentare ogni giorno il pettegolezzo su questi argomenti sia una grave responsabilità da parte dell’opposizione.
Voi sapete bene che se il nostro Governo avesse seguito anche solo una parte delle richieste di questa opposizione, cioè più spese, più debito, l’Italia sarebbe finita come la Grecia, cioè sarebbe finita male, molto male.
Noi invece abbiamo garantito la credibilità dei nostri Bot e Cct sul mercato finanziario internazionale, che continua a investire nei titoli del nostro debito pubblico e così facendo abbiamo tutelato il risparmio delle famiglie, abbiamo assicurato la pensione a quasi 17 milioni di pensionati, abbiamo assicurato lo stipendio a 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici, senza mai mettere le mani, voglio ripeterlo, nelle tasche dei contribuenti.
Quindi, agendo sempre come il buon padre di famiglia che cerca di non spendere più di quello che riesce a portare a casa, il nostro Governo ha operato cercando di diffondere continuamente ottimismo e fiducia. Perché senza ottimismo, senza fiducia, non si va avanti, non si va da nessuna parte. Con gli ammortizzatori sociali, che abbiamo esteso per la prima volta anche ai lavoratori autonomi, abbiamo assicurato un sostegno a tutti coloro che hanno perso il lavoro a causa della crisi. Cioè lo Stato non ha lasciato solo nessuno. Abbiamo riportato lo Stato a fare lo Stato come ben sapete, per risolvere le emergenze dai rifiuti di Napoli e della Campania, per risolvere il dopo terremoto de L’Aquila, dove in appena 150 giorni abbiamo costruito abitazioni confortevoli e sicure per 30 mila abruzzesi a cui il terremoto aveva distrutto la casa. Ma non solo questo.
Abbiamo rilanciato il programma delle grandi opere, dal Passante di Mestre ultimato al Mose che è al 64% della sua realizzazione, fino all’avvio del Ponte sullo Stretto che sarà un’opera epocale. Abbiamo modernizzato le ferrovie con l'alta velocità che avevamo iniziato nel 1994 e oggi lo straordinario “Freccia rossa” collega Milano a Roma in meno di tre ore, in due ore e 45 minuti.
Ecco questi sono soltanto alcuni degli esempi di ciò che il nostro governo ha realizzare in questi due anni di lavoro. E sono però fatti concreti, per certi versi epocali, destinati a restare nella nostra storia.
Quindi ricordatelo, ricordatelo a chi continua ad accusarci di avere fatto poco. La sinistra continua a mettere in pratica una massima che mi sembra sia di Voltaire: “Calomniez, calomniez quelque chose restera” cioè “Calunniate, calunniate, qualche cosa resterà”. Noi invece non denigriamo, non insultiamo nessuno, non insultiamo i nostri avversari. E’ un altro segno del nostro buonsenso, della nostra esperienza, della nostra capacità di fare.
Continueremo così.
Auguro quindi a tutti Voi di riuscire a realizzare tutti i sogni e tutti i progetti che avete nella mente e nel cuore.
Per Voi, per le aziende in cui lavorate e per i Vostri cari.
Ancora grazie.