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L'Amore Chimico di Davide Venticinque

 

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Amore chimico” di Davide Venticinque

di Manuela Vio



A volte ci chiediamo alcune cose, ci facciamo mille domande e mille “perché” ci balenano nella mente, le risposte però non ci arrivano mai o se lo fanno, arrivano sempre troppo tardi… Amore chimico (Il Filo editore)è un po’ come ricevere delle risposte ad alcuni nostri “perché”.

Questo romanzo mi ha colpito veramente molto, dalla dedica “Agli amici che non hanno fatto in tempo” fino alla fine, dove leggendo l’ultimo capitolo ne sono rimasta sorpresa.

Mi vorrei un attimo soffermare sulla dedica, la quale, ti fa provare una certa stretta al cuore perché si comincia a pensare a tutte quelle persone che ci sono state amiche, a quelle che non ci sono più e che, appunto, non hanno fatto in tempo a vedere ciò che abbiamo fatto e quello che siamo riusciti a realizzare che, per qualcuno sarà niente ma per noi, è definito come “l’avercela fatta”, la nostra soddisfazione più grande… il primo romanzo! Quale orgoglio maggiore per uno scrittore… e come non voler condividere questa nostra gioia con le persone a noi più care?

Amore chimico di Davide Venticinque è un testo giovane, a tratti frizzante e a tratti riflessivo. Matteo, il protagonista principale di questa storia, è un giovane studente universitario alle prese con i più normali problemi di quella particolare fase della vita.

Trasferitosi a Bologna per studiare trova, presso una giovane coppia, una casa in affitto, la stessa abitazione è adiacente a quella dei proprietari i quali, avendo, grosso modo, la sua stessa età, lo invitano a cena, passano serate divertenti insieme, e inevitabilmente, diventano amici.

Matteo è il classico ragazzo definito “spirito libero” non ha legami sentimentali, se non quelli sporadici, ma il più delle volte culminati solamente nel sesso, uscito, ormai da tempo, da casa dei suoi genitori, fa ciò che più gli va di fare. E’ padrone di se stesso, l’amico tra gli amici, quello al quale chiedere consiglio, con il quale ci si può sfogare o fumare uno spinello, tanto per passare il tempo.

Amore chimico è come un turbinio di emozioni rivissute su fatti che, per molti, sono già noti, vengono descritte scene e situazioni che non è difficile possano accadere nella vita reale, quella di tutti noi e leggendone le frasi ci si rispecchia rivivendo, ancora una volta, quelle emozioni e sensazioni che ci hanno fatto stare prima bene e poi male.

Chi non si è mai trovato nella situazione di conoscere una persona, guardarla negli occhi e sapere già cosa voleva? Beh, penso siano poche le persone alle quali non sia mai capitato.

Leggendo Amore chimico ho imparato alcune cose che, anche se già conoscevo, mi ha aiutata a capirle meglio e a renderle mie, come se prima fossero solo passate per il mio cervello e il mio “essere”, senza fermarsi, senza sostare il tempo necessario perché potessero divenire parte integrante di me, sto parlando del fatto che: è strano come le persone, tutte o quasi, vivano la loro vita in funzione degli altri, un ossessione che non ci rendiamo nemmeno conto di avere, curare la nostra persona quando sappiamo che dobbiamo incontrare qualcuno, lavarci, profumarci e vestirci in modo tale da piacere agli altri e anche se non piacciamo a noi stessi non fa niente. Dobbiamo essere apprezzati da chi abbiamo davanti. E’ normale sapete comportarsi così, almeno io lo ritengo normale, però se si analizza bene il fatto, si capisce che la nostra vita, il nostro mostrarsi alle persone, non è proprio quel che si può definire mostrare “noi stessi” per quello che siamo realmente, è normale prepararsi per uscire e anche se non ne abbiamo voglia, ci vestiamo in modo da piacere. Sono poche le persone che, in determinate situazioni e momenti, pensano prima a se stesse e poi agli altri. Matteo è una di quelle persone che mette in primo piano se stesso e poi tutto il resto del mondo, e penso che, questo lo dovremmo fare tutti!

Ho amato Matteo per questa sua peculiarità, in tutto quello che ha fatto, detto e pensato, fino a quando non è comparsa Lana nella sua vita che, con la sua femminilità, dolcezza, e a volte, aggressività non ha fatto di Matteo il ragazzo che si profuma per l’occasione, e a dire il vero, ho amato Matteo anche in questo suo modo di essere “normale tra i normali ma sempre un po’ speciale”.

Un’altra cosa che ho imparato da questo romanzo è: ci sono soltanto due scelte nella vita: combattere contro lo stato delle cose o accettarle così come sono.

Mi sono immedesimata in Lana, coprotagonista del romanzo, ho provato delle forti emozioni mettendomi nei suoi panni, l’ho capita e ascoltata, me la sono fatta amica, come se tutto quello che provava, durante tutta la storia, me lo raccontasse lei di persona, bisbigliandomi i suoi segreti all’orecchio e liberandosi la mente turbata da sentimenti contrastanti.

Penso proprio che questo libro sia uno dei pochi testi che riprenderò in mano fra qualche tempo, anche fra un paio di anni, e rileggerò con piacere.

Amore chimico è un testo che va letto, ma non letto e basta, bensì vissuto, sofferto e capito.

Tutti lo possono leggere, non c’è una fascia d’età a cui potrei consigliarlo perché per provare emozioni, di qualunque natura esse siano: felicità, tristezza, amarezza, angoscia e fitte al cuore, non esiste età.

 

http://www.myspace.com/davideventicinque

http://www.ibs.it/code/9788856708349/venticinque-davide/amore-chimico.html



Manuela Vio

http://manuelavio.estro-verso.org



Citazione: “La strada era piena di persone che attraversavano […] sembrava che tutti avessero un posto dove andare e nessuno avesse lo smarrimento che a volte si sente, la solitudine, la paura. Sarà stata la sera o il fatto che era un sabato sera, sarà stata l’estate vicina, la ganja che avevo fumato… saranno stati i vent’anni leggeri che mi portavo addosso, il sapere di non esser solo, le mille strade che ancora avevo davanti, ma il mondo era un bel posto, e mi sembrava che tutti, fossero d’accordo con me (Matteo).” – Amore chimico di Davide Venticinque

http://www.youtube.com/watch?v=s-gY9yXi47E VIDEO

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