Un viaggio surreale tra passato e modernità, dove antiche manifatture hanno avvolto di un fascino underground un'atmosfera futuristica dai richiami post-idustriali: questo lo scenario presentatosi ieri nella fabbrica di porcellane della storica Richard Ginori 1735 a Sesto Fiorentino in occasione della presentazione di Giles, precollezione donna autunno/inverno 2010 firmata da Giles Deacon, ospite speciale della quinta edizione di Pitti W_Woman Precollection. Un setting quasi onirico, dove ieratiche modelle dalla pelle di porcellana hanno indossato i modelli della collezione sedute come manichini su altissime montagne di piatti e tazzine accatastate sulle note di una musica electro. Parrucche fluo dai colori accesi come l'arancione, il verde ed il fuxia hanno accompagnato un look etereo ma strong al tempo stesso, dove il concetto di donna oggetto viene applicato alla visione di bellissimi manichini dallo sguardo inquieto e quasi turbato, riflesso di una donna che si muove lenta ed elegante in uno scenario industriale e metropolitano di una fabbrica in disuso. Formatosi alla Saint Martin's di Londra, dopo aver lanciato la collezione che porta il suo nome nel 2004 ed aver poi lavorato per Bottega Veneta e per il Gruppo Gucci, Deacon ha presentato a Pitti la collezione di capi che sfileranno a marzo sulle passerelle della settimana della moda parigina, ma che è già venduta dai più importanti department store e boutique del mondo come Barney's, Harvey Nichols, Selfridges, Colette, 10 Corso Como e Dover Street Marke...
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