L’attivismo pro-Hera del free climbing di pareti ghiacciate a mani nude Portaluppi è incontenibile.
A parte la certezza degli stravolgimenti post 2010 per l’improvvisa comparsa del pianeta Nibiru, solo un ardore proselito può indurre un consigliere PD a farsi portavoce di una disastrata maggioranza consigliare, stranamente soddisfatta della decisione - unilateralmente presa da Hera - di modificare il sistema di controllo dell’acqua potabile erogata ai ferraresi, spostandolo dal prelievo sul Po a Sasso Marconi come se fosse un’ovvietà. In questa prospettiva è comprensibile il suo baldanzoso comunicato sul “nuovo sistema integrato di controlli” che, più che un annuncio ufficiale, somiglia alle pubblicità di mirabolanti detersivi con punti premio e regali. Comprende pure promesse di un futuro migliore, non risparmiando espressioni del tipo:” … una tecnologia di controllo ad ampio spettro di sensibilità, in grado di reagire in modo tempestivo ed affidabile rilevando contaminazioni anche di bassa probabilità e/o alto impatto, contaminanti emergenti, sostanze di interesse prioritario, interferenti endocrini e ogni genere di inquinanti per i quali non sono ancora definiti limiti specifici di tolleranza”. Oltre alla mancanza di motivi sull’esclusiva di Sasso Marconi per tali requisiti, come in tutte le chiacchiere promozionali dalla terminologia approssimativa, non c’è l’ombra di un dato tecnico che consenta confronti con realtà serie. In compenso cita il “.. sistema di preallarme biologico utilizzante molluschi e pesci come biosensori”! Bisogna che il PD lo avvisi che pure lui è un bionsensore, e se bevendo acqua sporca gli verrà il mal di pancia dovrà optare fra l’avvisare il Pronto Soccorso o Sasso Marconi.
A parte l’entusiasmo, la qualità descrittiva del Portavoce Portaluppi è oggettivamente mediocre, non paragonabile a quella impiegata nelle pagine dei depliants illustrativi dei tanti laboratori analisi privati, peraltro destinati ad utenti più esperti dei comuni cittadini. Significa che si tratta di una ridicola saponata da imbonitore di piazza. Ma l’inadeguatezza tecnica del Portaluppi è solo la punta dell’iceberg del pressappochismo della maggioranza di cui è portavoce. Un gran brutto segnale, provenendo dall’organo istituzionale che dovrebbe tutelare la città e i suoi cittadini e invece tratta cose importanti con la disinvoltura di esperti da bar. Non possiamo che confidare nella battagliera risolutezza della minoranza contro tutto il ciarpame che viene surrettiziamente proposto/imposto alla città. E’ certamente un problema, forse irrisolvibile in democrazia, che almeno una parte del ciarpame sia proposta onestamente. Succede sempre quando l’ideale di bellezza del rospo si identifica nella rospa.
Paolo Giardini