ANCHE FETONTE CONTRO L'IDROVIA

ASINO.jpgL’idrovia e il fetente Fetonte

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Ho letto con interesse sui quotidiani locali, martedì 4 agosto u.s., l'intervento della presidenta provinciale Marcella Zappaterra sulla opportunità ed urgenza di avviare quanto prima i lavori per l'Idrovia. Mi ha fatto tenerezza il suo piglio nel sostenere la necessità dell'opera, coniugandola con le migliorie turistico-ambientali e produttive che si genererebbero. Ma la tenerezza è durata 24 ore, perché il giorno successivo leggendo la risposta di Sergio Alberti (che di Idrovia ne sa più del diavolo, viste le indiscutibili esperienze vissute in Comune, Regione, Arni e… Partito socialista) il mio pensiero si è riposizionato sul dubbio. Alberti richiama all'essenza del problema: se l'Idrovia non avrà fini "commerciali" saranno milioni di euro buttati al vento; certo, la prosa di Alberti è offerta in punta di fioretto, non smentisce la Zappaterra perché è un alleato politico, ma con il linguaggio adatto proprio alla tenerezza la contraddice con garbo, facendo apparire che arricchisce di contenuti il messaggio della presidenta e ne incoraggia la determinazione operativa orientandola nel giusto verso. Il confronto sull'Idrovia fra la Zappaterra e Alberti si è rinfocolato nei giorni successivi, sempre col garbo by gentleman & daughter, spostandosi dai contenuti economici a quelli politici. Addio presupposti turistico-ambientali, addio giardino sulle sponde del fiume, addio bucoliche peregrinazioni sugli argini, tutto questo - casomai - sarà un derivato non dipendente e non fondamentale dell'intervento di forte antropizzazione commerciale. È questo il sunto che traggo dal confronto emerso. Io, che abito le rive del Po di Volano e che verrò espropriato d'una piccola fetta di terra per pubblica utilità (la qual cosa non mi disturba) sono propenso a credere più alla realizzazione di un'autostrada di fiume (la qual cosa mi turba) che non recherà vantaggi ai ferraresi, piuttosto che alla realizzazione del mitico eden sul nostro vecchio fiume dove precipitò Fetonte abbattuto dalla folgore di Giove e dove gli Argonauti, secoli dopo, trovarono il suo corpo che ancora bruciava emanando nuvole di fumo dall'odore nauseabondo che uccidevano gli uccelli. Ecco, l'Idrovia potrebbe trasformarsi nel ritorno di un fetente Fetonte.


Athos Tromboni - Denore

 

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