PUPAZZI POLITICI DI NEVE

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From ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA DI FERRARA

Dove sono le nevi di un tempo?

 

Egregio Direttore,

voglio iniziare la mia prima letterina del 2009 con un ricordo molto lontano, quando mia suocera era ancora viva e attiva.

Certe mattine d’inverno venivamo svegliati dal rumore della pala da neve che essa adoperava per spalarla.

Si alzava prima di tutti e trovavamo lo stradello del giardino e lo spazio davanti alla casa puliti (non c’era il marciapiede, come non c’è nulla ancora oggi).

Quando al primo giorno di quest’anno ho trovato la neve, non ho sentito rumori di spalatori.

In questo periodo soggiorno in un’altra casa, c’è il marciapiede, così l’ho pulito.

Ma quanti l’hanno fatto?

Faccio un inciso: quanti puliscono, in generale, ma in particolare in autunno, davanti alla loro casa quando cadono le foglie degli alberi dei loro giardini, o quelle che il vento accumula contro i muri o in generale puliscono davanti alla propria casa e basta?

Non sono in grado di giudicare quale fosse lo stato delle strade dopo la nevicata, ma posso giudicare lo stato dei marciapiedi ed è un giudizio negativo per la negligenza di tanti cittadini ed anche del Comune per qualche situazione particolare come per la scalinata di accesso al parcheggio sopra Piazza Travaglio, per giorni impraticabile.

Forse perché il camioncino spargisale non poteva salire?

O forse perché gli addetti non hanno più le mani per prendere una badila e spargere un poco di sale?

Ora voglio invece raccontare un piacevole fatto.

Domenica 4 gennaio, alla Galleria Carbone, ho assistito alla conversazione di Marco Bertozzi sulla storia e leggenda della stella e dei Magi (ho così saputo che i tre Re Magi erano quattro).

Nella Galleria c’era la bella mostra di opere di Maurizio Bonora sull’Epifania rivisitata, dedicata a Don Patruno, che conoscevo quando eravamo bambini, quando suo papà aveva il ristorante e l’albergo e il mio la bottega in San Romano e che poi ho seguito seppure da lontano.

Era domenica pomeriggio, c’era la piazza con le sue vetrine sfavillanti, e poi i saldi, le bancarelle, i caffè ma diverse persone ed io con loro, ci siamo riunite là, abbandonando tutto, per guardare, ascoltare, onorare.

Per me è stato un momento particolare, intenso e sono convinta che abbia giovato all’animo di tutti.

Distinti saluti

 

(Pasquina Ferrari)

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http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_06/milano_neve_epifania_5b63409a-dbc9-11dd-8581-00144f02aabc.shtml