MARCO MILANI SOGNANDO E DINTORNI (PROSPETTIVA EDITRICE)
Da qualche giorno ho questo libro tra le mani. E’ una raccolta di racconti, leggo tra le note introduttive, ed è il coronamento di un lungo periodo di gestazione, non tante delle storie ivi contenute quanto della volontà dell’autore di uscire sul mercato editoriale. Sono stato incuriosito da questo libretto anche perché il ricavato della vendita andrà interamente ad opere di beneficenza per l’Africa, tramite Peacelink, e mi sono accorto, con un flash mentale, che non sono poi così tanti gli autori che decidono di dedicare corpo e anima (si dà il caso che chi scrive racconti ci metta l’anima, appunto, nel proprio lavoro) a chi è meno fortunato, a chi non ha nemmeno i mezzi per sopravvivere.
Così, ho cominciato a leggere le brevi storie. Mi sono subito accorto dell’esistenza di dieci piccole perle su carta. Il prezioso di queste storie è intrinseco, è dato dalla semplicità che Marco Milani dimostra nel saper padroneggiare argomenti non certo facili con un atteggiamento ironico, eppure serio; più volte mi è sembrato di scorgere in certi modi di dire l’atteggiamento tipico di noi, personaggi del duemiladopocristo, posti di fronte agli eventi bizzarri che l’esistenza odierna ci propone e, soprattutto, mentre fronteggiamo le pieghe inconsuete che si nascondono nella vita quotidiana. Il senso di sogno si eleva lievemente dalle pagine, senza darsi troppo tono né seriosità, e ci narra facilmente di angeli, di esperienze premorte, di fantascienza classicheggiante e di teorie evoluzioniste; il tutto è, ripeto, semplice da capire, ma mai banale o triviale.
Emerge, da queste righe così piacevoli da assimilare, un carattere buono, non disposto a farsi calpestare ma dotato, comunque, di un’intrinseca capacità osservatrice, acuta. Perché acute sono le storie di Sognando e dintorni, niente di greve o splatter, di sanguinolento che mal si armonizzerebbe col tessuto narrativo; soltanto sogni – spesso immagini oniriche che si tingono di realtà come colline che degradano dolcemente verso il mare – o considerazioni che non appaiono mai, mai, improbabili.
La prima pubblicazione che per molti scrittori emergenti è un punto d’arrivo per Milani, sicuramente, non sarà tale; scritti così fanno venire la voglia di leggerne altri, e credo proprio che l’autore – da come si dipinge nella biografia – sia pronto a donarci altre gemme di beltà. Sicuramente discrete e ben congegnate, come queste appena volate via, con un soffio.
Le letture sono belle quando riescono a rimanere dentro con un profondo senso visivo che macchia, che si appiccica alla tua coscienza per giorni. Senso di pace interiore, per Milani, che si lascia apprezzare come un prelibato piatto che accompagna le ore successive del pasto, lasciando un buon sapore in bocca. La porta d’accesso a quella lieve sensazione si chiama così: Sognando e dintorni.
SANDRO BATTISTI
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