MALAGUTI E LA TBC

MARONI.jpgINTERPELLANZA DI MAURO MALAGUTI SULLA... TBC

La notizia è grave: e come parecchie questioni che riguardano l'invasione extracomunitaria, come prassi masochista, ideologica e ipocrita, la sinistra ferrarese (al passo del gambero di quella nazionale) tende a minimizzare.

Una ragazza di 30 anni, lavoratrice in un ambito a stretto contatto con molti extracomunitari e stranieri, ha contratto la TBC, roba da memoria dei nonni o persino dei tempi dell'Abissinia, per Ferrara!

Il bravo e leale battagliero Mauro Malaguti ha con sollecitudine sollevato la questione direttamente in Comune con una sacrosanta interpellanza: ha chiesto chiarimenti sul livello reale di monitaraggio del rischio contagio a Ferrara, a seguito della presenza sempre più numerosa di soggetti stranieri ed extracomunitari, sulle strategie di prevenzione e così via. Soprattutto, Malaguti ha sollevato un altro vaso di Pandora sulla questione più in generale, infischiandonsene della facile rimozione-controaccusa di speculazione politica (e persino di razzismo)cavallo di battaglia della sinistra anche su tali interrogativi. invece, questione banale (ma pericolosa se sottovalutata) di Medicina Sociale.

Nè l'esistenza o meno di strategie di prevenzione ha infatti a che fare banalmente con questioni d'igiene e anacronismi xenofobi del genere (anche se certe abitudini importate in buona fede dagli extracomunitari possono favorire fenomeni patologici): semplicemente, il discorso sarebbe ed è analogo nei Paesi magari nordafricani, alla rovescia, per oggettive questioni ambientali che condizionano il corpo umano.

Purtroppo come accennato, competenza o meno (delle struttiure sanitarie ferraresi) è fuori discussione, la visione buonista della sinistra ferrarese sembra sottovalutare il senso della prima emergenza in questione, la giovane ferrarese di cui prima: sguardi invece non ideologici e strettamente medici sono fondamentali, al contrario, anche per gli stessi extarcomunitari e-o stranieri provenienti da aree di oggettivo sottosviluppo economico e culturale (con effetti e abitudini di vita conseguenti): essi stessi, a Ferrara (in Italia in generale), sono  a rischio di malattie semi-sconosciute ai loro organismi, proprio per il diverso ecosistema globale.... Si auspica, pertanto, e la domanda di Malaguti è fondamentalmente questa, una visione nuova e scientifica sulla questione nell'interesse generale della comunità ferrarese (stranieri inclusi!).

ROBERTO GUERRA

http://www.ospfe.it/attach/smcferrara/docs/cova.pdf

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/10/tbc-il-ritorno-del-mal-sottile-pochi.html