Buon Dragotto a tutti
FROM ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA
“Cos’è il genio”, si chiedeva Philippe Noiret, il Perozzi, in Amici Miei. “È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione”, si rispose ammirando l’opera del Necchi (Duilio Del Prete). E non possiamo certo dire che gli sia mancata fantasia, o intuizione. Né colpo d'occhio o quantomeno velocità di esecuzione. No! Dragotto ha preso tutti in contropiede, letterine e veline comprese, e la prima foto del nuovo anno è sua.
E non ha badato nemmeno a spese. Si può dire senza tema di essere smentiti che non c’è angolo rimasto immune dalla colla forzista con cui è stata tappezzata la città.
Chissà in quanti, mettendo la testa fuori di casa e trovando anche sulla propria porta affissa l’immagine di Giorgio Dragotto che augura a tutti un buon 2009, si saranno infilati la mano in tasca facendo finta di cercare le chiavi. Un gesto apotropaico che a lui, unidimensionale sullo sfondo nero, manica arrotolata alla Popeye e cravatta azzurro-promessa, non sarà sfuggito. E fate attenzione. Perché se di fronte ti accarezza con un sorriso, dietro stringe già i serrapollici. Masotti e Pierpaoli ne han già fatto le spese e le loro grida di dolore sono ormai un “vuoto pascersi di vento”.
Dragotto, Drake-eight, per gli amici (“suoi”, alla faccia di Monicelli), questa volta vuole fare le cose sul serio. Se cinque anni fa le sue ambizioni da municipio furono scavalcate da uno schioppettante Federico Saini in tenuta prepugilistica, ora non vuole sorprese. La faccia dell’amico-nemico compare ormai solo sul sito del “Messisbugo” (cliccare per credere) e all’orizzonte, a parte le velleità decoubertiniane di Masotti, non ci sono antagonisti. Sopravvissuti, s’intende.
E il suo slogan, in puro stile Berlusca, Drake-eight ce l’ha pronto da tempo. “Più gnocca per tutti”, lo si sentì argomentare all’interno di una conversazione conviviale incentrata sulla sua possibile sortita alle urne delle amministrative. E riuscì perfino - si dice - a convincere dell’imprescindibilità dell’attributo muliebre tanto da mettere d’accordo l’intero auditorio.
Accanto alla gnocca si dipana poi il programma – per ora tenuto accuratamente sotto la gonna della strategia politica – che si cela sotto un rassicurante “Cominciamo a crederci”. E per cominciare a crederci abbiamo sbirciato sul suo profilo Facebook (aperto ai visitatori), dove compaiono tra gli amici nomi e volti celebri: da Roberto Castelli, a Stefania Craxi, fino alla Ciupèta ferrarese.
Niente. Per sapere su cosa dovremo credere sarà necessario aspettare ancora un po’. Intanto qualcosa si muove nello scantinato di via Tazzoli. Dalla sede di Forza Italia si prepara il tiro incrociato per far cadere le mura dello spoyl sistem ferrarese di targa Pd. Per far passare a Tagliani e Zappaterra un mezzogiorno di fuoco, nel Pdl (sponda An) si sono schierati accanto al Buono (Dragotto), anche il Brutto (Malaguti) e il Cattivo (Verri). Sergio Leone sapeva già come andava a finire…
Ma la Santa Barbara dei sondaggi fa già tremare i polsi alla maggioranza, che in caso di clamorosa sconfitta non potrebbe che gridare allo “cherchez la femme” per trovare il colpevole. E ne avrebbe ben donde. Perdere dopo 60 anni per un colpo di... gnocca!
Eppure già Orazio ammoniva: “cunnus teterrima causa belli” (“tremenda causa di guerra è la…”).
Lasciamo i contendenti riflettere sul loro futuro. Noi, per ora, possiamo tornare a chiederci cos’è il genio. E cosa il beffardo Necchi, sottraendo il vasetto ancora vuoto del marmocchio, produsse per incantare i suoi amici…
(GIACOMO DI CRISTALLO)
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