I COLORI DELLA GIOVINEZZA DELL'IMPRESSIONISMO

L'opera di Frédéric Bazille, nato a Montpellier nel 1843 e morto combattendo come volontario durante il conflitto franco-prussiano del 1870, aveva rischiato di cadere nell'oblio. La bellissima eed esaustiva dedicata ai lavori a lui attribuiti e in svolgimento a Parigi al Muée d'Orsay, conclude l'itinerario delle esibizioni, mossosi dalla città natale per arrivare alla capitale francese, di questo autore straordinario, la cui arte manca ancora di quel necessario sigillo che la critica e il pubblico le devono. In realtà la prossima tappa di tale evento sarà Washington, ma già il percorso creativo di Bazille è stato messo in luce, riproponendo in maniera compiuta il suo messaggio artistico. L'esperienza di Bazille, infatti, risulta più chiara se rapportata con gli esordi degli altri impressionisti e in particolare di un altro autore a lui più vicino, Monet. Grazie alla generosa disponibilità della sua ricca famiglia di provincia, Bazille potè acquistare (non riuscendo tuttavia a finire di pagare) il rivoluzionario capolavoro dell'amico Femmes au jardin. Le vite di questi due artisti si intrecciarono al punto che per mezzo di lui potè incontrare gli altri impressionisti, dai quali trasse elementi di ispirazione che seppe genialmente trasfigurare con geniale originalità. Il suo atelier finirà per diventare il centro nevralgico di una bohème artistica con i suoi eroi, tra i quali il giovane Renoir da lui ritratto tra il 1868 e il 1869 appollaiato su una sedia, immagine informale che non si era mai vista. Il capolavoro di Bazille resta, comunque, quella Scene d'été del Fogg Art Museum di Cambridge, che è la rappresentazione in diretta. immersa in n luminoso .naturale fatto di verde e di acque, di giovani nudi in varie attitudini, E' tra i più gioiosi inni alla vita, di una qualità moderna e insieme rinascimentale, che si possano individuare nella storia della pittura. Ma anche una sorta di toccante addio alla giovinezza che il suo autore, con una decisione che agli amici sembrò folle, avrebbo presto perso partendo volontario per il fronte di una guerra ingiusta.
Casalino Pierluigi