di R. Guerra
E' uscito recentemente un libro molto importante per il futuro delle avanguardie in Italia, almeno: ovvero "Arte Ultima di Vitaldo Conte", cosiddettto poeta, performer, docente di Belle Arti a Roma (in precedenza Catania) e in particolare... il critico doc del cosiddetto futurismo contemporaneo. Non è ovviamente il primo testo critico dedicato da Conte alle nuove avanguardie, ma quest'ultimo è l'elaborazione quasi finale di un discorso controculturale capace di attraversare il secondo novecento e primo duemila, da sguardi e pensieri assolutamente diversi, riconnettendo (e si memorizzi questa espressione) alle avanguardie storiche: dadaismo sicuramente ma soprattutto il futurismo storico e..dopo il futurismo contemporaneo post Internet di cui Conte stesso è ormai non solo biografo ma anche protagonista originario.
"Arte Ultima" spiega ancora per via squisitamente estetica, ma tatticamente e decifrabile nel non detto sempre persino in sublime primo piano memetico...., quel che l'attardata storia dell'arte italica si ostina a non comprendere e che noi (ma non è la prima volta) oggi illustriamo "definitivamente": dal futurismo e dalle avanguardie, è il paradigma ex novo che ha rivoluzionato nel Novecento la percezione verosimile e persino lo statuto conoscitivo della cosiddetta dimensione estetica. In realtà e contro il facile umanesimo new age oggi di ritorno nell'arte italiana, pensiero unico dominante.. sui media, le riviste d'arte e troppi addetti ai lavori, ecco quanto segue...l'originale e oggi riformattato messaggio rivoluzionario (e – come dicono i nuovi futuristi … oltre artistico - e a Ragione come si vedrà...).
Dai futuristi alcuni scienziati ...cosiddetti artisti, al passo e fiutando la mutazione tecnoscientifica in atto dal primissimo novecento stesso, hanno per la prima volta almeno semiconsapevoli innestato la rivoluzione scientifica, postcopernicana e -storicamente- già postEinstein e precibernetica ante litteram Wiener e Minsky nella fu – in certo senso – dimensione estetica che infatti via via si chiama Immaginario "assolutamente moderno". Di più, come spesso abbiamo scritto, è stato innestato per la prima volta.... Darwin e la teoria dell'evoluzione... Ne consegue che - ben venga negli anni duemila, società e scienza aperta postpopperiana (almeno potenzialmente......) nella Nuova Rete dell'Immaginario scientifico (come già dimostrano le neuroscienze e persino la matematica e l'informatica qualitative.. non solo quantitative...) nell'oceano inflazionato di infinite produzioni cosiddette artistiche (appunto troppo spesso New Age pseudoscientifiche e pseudoumanistiche) anche un bordo ancora -in certo senso squisitamente artistico- (alcune espressioni anche in Italia si differenziano potentemente), ma se si parla di avanguardia con la A maiuscola, è tempo proprio noi nuovi futuristi di proclamare una nuova Macchina immateriale come consolle semi-normativa, soprattutto quando il mondo esterno – contrariamente-alle previsioni sul duemila del secondo novecento- appare in palese regressione neomedievale se non neoprimitiva.... Nonostante la Parola sempre più forte della stessa scienza contemporanea in tutti i campi, anche la fu Arte o Letteratura.
E il discorso critico.... riguarda anche talune espressioni molto prossime al futurismo contemporaneo....a esempio certa arte o mera critica ALTROVE neofuturista ancora troppo figlia del Novecento senza i necessari downloads, pure esperimenti già fatti e codificati negli anni duemila. Il Nuovo Futurismo è già stato codificato, non ha più nulla a che vedere con la storia dell'arte o storici dell'arte anche d'area (altro valore, ma anni luce distanti, come abbiamo spiegato succintamente altro paradigma precopernicano...), ma semmai con la storia della scienza nella sua dilatazione nel mondo Reale, quando oggi si parla già di scienza della vita quotidiana o futurologia della vita quotidiana, nello specifico la Conoscenza come Immaginario (si pensi ad esempio al ruolo della fantascienza o della nascente... computer art o la musica elettronica, l'arte video e non elettronica...digitale, la nuova utopia/atopia sociale per un Mondo Nuovo su basi tecnoscientifiche, rasoio di Occam misconosciuto per farla finita con le Scimmie ancora "artistiche" e o- "letterarie", ancora "filosofiche" ancora e figurarsi "religiose politico.economiche...") al Potere.
D'ora in poi , piaccia o meno ai media, disquisire di avanguardia e di futurismo contemporaneo significa essere anche aggiornati: "Arte Ultima"di Vitaldo Conte, riassumendo, virtualmente completa e in certo senso riassume esperimenti più o meno parziali di questi anni, ovvero: "Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti" del sottoscritto (Armando editore), "Manifesti Netfuturisti "di A. Saccoccio e altri (Avanguardia 21), "Trattato di filosofia futurista" di R. Campa, "Divenire 3 Futurismo" Autori Vari (rivista Divenire) "Manifesto del futurismo smodato" (A21)... S. Vaj e altri; e diversi altri testi fondamentali che caratterizzano la stessa Rete del futurismo contemporaneo. Una Rete scientifica, "dionisiaca" e essenzialmente libertaria, anticollettiva, semmai transindividuale, sempre pronta a sfidare le Stelle e contro -per dirla con Majakowskij "l'infame buon senso" del mondo orwelliano presentista pseudocontemporaneo.