La Stampa
Il turismo cresce solo se è digitale
Nel 2014 aumenta del 10% la spesa che non passa per i canali tradizionali. Ma la vera sfida per chi offre servizi e trasporti è sul mobile, che vale circa 340 milioni di euro
ANSA
10/10/2014
Nel 2014 le spese nel settore turismo hanno registrato una performance sotto tono, con un magro +1% rispetto all'anno scorso, attestandosi intorno ai 50 miliardi di euro. Ma a fare da traino ci pensa il settore del digitale, in crescita del 10% per un valore complessivo vicino ai 9 miliardi di euro, con un impatto sul totale che passa dal 16% del 2013 al 18% del 2014.
A rivelarlo è l'Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano che
ha analizzato anche la segmentazione della spesa che passa per il canale digitale. La fetta maggiore, pari al 46% (in crescita dell'11% rispetto al 2013), è riconducibile a viaggi domestici, seguita da un 34% generato dai viaggi di italiani all'estero (outgoing), in crescita del +9% sull'anno passato. La parte restante, un 20%, è rappresentata da stranieri che si recano in Italia (incoming), anche in questo caso in crescita con un +6% dal 2013. La gran parte di questo flusso di denaro, il 74%, finisce nel settore dei trasporti (in crescita del 10%), seguito da impianti turisti e alloggi al 14% (+4% nel 2014), e dai pacchetti viaggio al 12% (+10%).
Ma la sfida a cui oggi deve far fronte il settore del turismo è duplice: per tornare a crescere a ritmi sostenuti non basta solo adattarsi rapidamente alla digitalizzazione della propria offerta; bisogna riuscire anche a portarla fino ai consumatori attraverso i dispositivi mobili. A registrare un'espansione record, infatti, è proprio l'incidenza del mobile commerce sulla spesa digitale: in Italia vale circa 340 milioni nel 2014, in crescita del 40% rispetto ad un anno fa; per intendersi, la componente desktop è cresciuta in un anno solo del 9%. È un mercato che fa gola a molti e qualcuno, soprattutto all'estero, ha già fiutato l'affare.
A rivelarlo è l'Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano che
ha analizzato anche la segmentazione della spesa che passa per il canale digitale. La fetta maggiore, pari al 46% (in crescita dell'11% rispetto al 2013), è riconducibile a viaggi domestici, seguita da un 34% generato dai viaggi di italiani all'estero (outgoing), in crescita del +9% sull'anno passato. La parte restante, un 20%, è rappresentata da stranieri che si recano in Italia (incoming), anche in questo caso in crescita con un +6% dal 2013. La gran parte di questo flusso di denaro, il 74%, finisce nel settore dei trasporti (in crescita del 10%), seguito da impianti turisti e alloggi al 14% (+4% nel 2014), e dai pacchetti viaggio al 12% (+10%).
Ma la sfida a cui oggi deve far fronte il settore del turismo è duplice: per tornare a crescere a ritmi sostenuti non basta solo adattarsi rapidamente alla digitalizzazione della propria offerta; bisogna riuscire anche a portarla fino ai consumatori attraverso i dispositivi mobili. A registrare un'espansione record, infatti, è proprio l'incidenza del mobile commerce sulla spesa digitale: in Italia vale circa 340 milioni nel 2014, in crescita del 40% rispetto ad un anno fa; per intendersi, la componente desktop è cresciuta in un anno solo del 9%. È un mercato che fa gola a molti e qualcuno, soprattutto all'estero, ha già fiutato l'affare.