Padania
Banchetti per raccogliere le firme a sostegno della lista del Carroccio. Gazebo per distribuire i primi pieghevoli e i volantini che presentano alla gente la linea politica della Lega per la nuova Emilia-Romagna. Così nella terra rossa per eccellenza è iniziata la corsa del Carroccio alle regionali 2014.
In prima fila Alan Fabbri, il candidato Governatore della coalizione di centrodestra che sfida il vecchio modo di fare politica nel cuore della pianura Padana. Nella terra di Prodi e Bersani, ma anche di Delrio e della Kyenge, dove molti sono d'accordo con il programma e con le idee della Lega, ma non lo dicono pubblicamente perché hanno paura di ritorsioni. Una terra, insomma, che dopo Don Camillo e Peppone, sembra non essere cambiata. «Ma deve cambiare», dicono a gran voce i Giovani Padani che in questi giorni hanno imbracciato vanga e rastrello e sono andati in prima persona a dare una mano ai territori emiliani colpiti dall'alluvione. Quelli che oggi alle ore 11 Alan Fabbri visiterà in prima persona. Il sindaco di Bondeno e rappresentante della protezione Civile dell'Alto ferrarese è infatti atteso insieme a Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia al centro unificato di Protezione Civile a Parma.
Qui, dopo un incontro con i volontari e con le forze dell'ordine visiterà le terre colpite dall'alluvione e incontrerà i cittadini. «Sarà l'occasione - spiegano Fabbri e Rainieri - per fare il punto della situazione e per incontrare i volontari e gli uomini delle forze dell'ordine che da giorni lavorano in mezzo al fango. A loro porteremo il ringraziamento della Lega Nord con la promessa che in regione metteremo a punto un serio progetto di valutazione del rischio per evitare che tragedie come quelle che abbiamo vissuto in questi anni abbiano a ripetersi». E proprio ai giovani, membri dell'Mgp e non, è andato il ringraziamento di Rainieri: «Grazie ragazzi. In un momento così delicato per la nostra terra e per la nostra gente vi ringrazio per non avere avuto paura di sporcarvi le scarpe e per esservi immersi nel fango fino alle ginocchia. Quello che avete dato è stato il migliore esempio che potevate dare a tutta la città. Tantissimi giovani armati di pala e di buona volontà che si sono messi subito a disposizione per liberare via Montanara e via Navetta dal fango e dai detriti che le hanno invase. Grazie anche a tutti i ragazzi che tramite Facebook e con il tam-tam on line, si sono aggiunti alle squadre dei tanti volontari per ripulire la nostra terra. Questo è il vero spirito emiliano: quello di una terra forte e capace di superare, unita, ogni genere di avversità. Quello spirito che in questi giorni i nostri ragazzi hanno saputo e voluto ricordarci. Grazie a tutti voi».
E la risposta dei giovani non si è fatta attendere. In tantissimi hanno infatti aspettato Alan Fabbri a Imola, città che il candidato governatore ha scelto come prima tappa della sua campagna elettorale. «Imola - ha detto Fabbri - è il cuore da cui partire, territorio simbolo che ci ricorda anche il motivo per cui andiamo a votare il prossimo 23 novembre, data la vicenda Terremerse e la condanna di Vasco Errani». Ma sempre con un occhio e un orecchio rivolto alle terre colpite dall'alluvione e dal terremoto che avranno un posto di rilievo all'interno del programma della coalizione. In primo luogo i temi della Sanità, della ricostruzione post terremoto e del dissesto. «Preoccupa - ha spiegato Fabbri - il taglio di 36 miliardi annunciato dal Governo, di cui 4 dalle Regioni e uno dai Comuni. Come al solito la politica degli annunci di Matteo Renzi penalizza ancora gli enti locali».
Quanto alla prossima campagna elettorale Fabbri assicura che sarà «semplice, tra la gente e per la tutela delle nostre attività produttive e dei diritti degli emiliano-romagnoli. Tra quello che le nostre imprese "devolvono" al Governo in termini di tasse e quello che poi ricevono indietro c'è un gap di 15 miliardi». Intanto Renzi promette, ma di queste promesse in Emilia-Romagna ancora nessuno ha visto nulla.
Banchetti per raccogliere le firme a sostegno della lista del Carroccio. Gazebo per distribuire i primi pieghevoli e i volantini che presentano alla gente la linea politica della Lega per la nuova Emilia-Romagna. Così nella terra rossa per eccellenza è iniziata la corsa del Carroccio alle regionali 2014.
In prima fila Alan Fabbri, il candidato Governatore della coalizione di centrodestra che sfida il vecchio modo di fare politica nel cuore della pianura Padana. Nella terra di Prodi e Bersani, ma anche di Delrio e della Kyenge, dove molti sono d'accordo con il programma e con le idee della Lega, ma non lo dicono pubblicamente perché hanno paura di ritorsioni. Una terra, insomma, che dopo Don Camillo e Peppone, sembra non essere cambiata. «Ma deve cambiare», dicono a gran voce i Giovani Padani che in questi giorni hanno imbracciato vanga e rastrello e sono andati in prima persona a dare una mano ai territori emiliani colpiti dall'alluvione. Quelli che oggi alle ore 11 Alan Fabbri visiterà in prima persona. Il sindaco di Bondeno e rappresentante della protezione Civile dell'Alto ferrarese è infatti atteso insieme a Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia al centro unificato di Protezione Civile a Parma.
Qui, dopo un incontro con i volontari e con le forze dell'ordine visiterà le terre colpite dall'alluvione e incontrerà i cittadini. «Sarà l'occasione - spiegano Fabbri e Rainieri - per fare il punto della situazione e per incontrare i volontari e gli uomini delle forze dell'ordine che da giorni lavorano in mezzo al fango. A loro porteremo il ringraziamento della Lega Nord con la promessa che in regione metteremo a punto un serio progetto di valutazione del rischio per evitare che tragedie come quelle che abbiamo vissuto in questi anni abbiano a ripetersi». E proprio ai giovani, membri dell'Mgp e non, è andato il ringraziamento di Rainieri: «Grazie ragazzi. In un momento così delicato per la nostra terra e per la nostra gente vi ringrazio per non avere avuto paura di sporcarvi le scarpe e per esservi immersi nel fango fino alle ginocchia. Quello che avete dato è stato il migliore esempio che potevate dare a tutta la città. Tantissimi giovani armati di pala e di buona volontà che si sono messi subito a disposizione per liberare via Montanara e via Navetta dal fango e dai detriti che le hanno invase. Grazie anche a tutti i ragazzi che tramite Facebook e con il tam-tam on line, si sono aggiunti alle squadre dei tanti volontari per ripulire la nostra terra. Questo è il vero spirito emiliano: quello di una terra forte e capace di superare, unita, ogni genere di avversità. Quello spirito che in questi giorni i nostri ragazzi hanno saputo e voluto ricordarci. Grazie a tutti voi».
E la risposta dei giovani non si è fatta attendere. In tantissimi hanno infatti aspettato Alan Fabbri a Imola, città che il candidato governatore ha scelto come prima tappa della sua campagna elettorale. «Imola - ha detto Fabbri - è il cuore da cui partire, territorio simbolo che ci ricorda anche il motivo per cui andiamo a votare il prossimo 23 novembre, data la vicenda Terremerse e la condanna di Vasco Errani». Ma sempre con un occhio e un orecchio rivolto alle terre colpite dall'alluvione e dal terremoto che avranno un posto di rilievo all'interno del programma della coalizione. In primo luogo i temi della Sanità, della ricostruzione post terremoto e del dissesto. «Preoccupa - ha spiegato Fabbri - il taglio di 36 miliardi annunciato dal Governo, di cui 4 dalle Regioni e uno dai Comuni. Come al solito la politica degli annunci di Matteo Renzi penalizza ancora gli enti locali».
Quanto alla prossima campagna elettorale Fabbri assicura che sarà «semplice, tra la gente e per la tutela delle nostre attività produttive e dei diritti degli emiliano-romagnoli. Tra quello che le nostre imprese "devolvono" al Governo in termini di tasse e quello che poi ricevono indietro c'è un gap di 15 miliardi». Intanto Renzi promette, ma di queste promesse in Emilia-Romagna ancora nessuno ha visto nulla.