«Coincidenza di opinioni» sulle questioni
sollevate, e un impegno a portare al centro dell’agenda europea, nel
semestre di presidenza italiana Ue, temi come il diritto d’autore e
l’Iva su ebook e libri cartacei: è il risultato dell’incontro di ieri a
Roma tra il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo
Quali sono, nello specifico, queste posizioni, lo ha spiegato Marco Polillo: «Abbiamo presentato al ministro alcune questioni, come la protezione del diritto d’autore, perché senza il diritto d’autore sarebbe la fine dell’industria culturale ma anche degli autori; poi la differenza tra l’Iva del digitale e del cartaceo (in Italia gli ebook hanno un’Iva al 22 % e i libri al 4 %, in altri Paesi le percentuali sono diverse ma il problema è comune); va consacrato il principio che sono la stessa cosa. E poi occorre riordinare un’altra materia molto importante, che vede un braccio di ferro tra gli «over the top», le grandi aziende su Internet, e gli editori. Ebbene, l’incontro è andato molto bene e anche in quest’occasione ho trovato il ministro molto partecipe e interessato. Mi pare importante che l’Italia si faccia portavoce di un’istanza europea».
Anche secondo Stefano Mauri, l’incontro è stato positivo: «Come è logico e giusto abbiamo esposto le priorità degli editori europei in questa fase del semestre italiano, in un momento di cambiamento di scenari e di commissioni, e abbiamo incontrato molta sensibilità (ciò che non tutti i ministri precedenti avevano). Il ministro mi è sembrato anche molto sensibile alla questione del primato europeo nella cultura, che resiste tuttora: la fascinazione per le nuove tecnologie può portare a trascurare valori già esistenti, ma il 70 per cento della produzione editoriale di qualità a livello mondiale è europea. E questo significa che gli interessi europei possono essere un po’ diversi dagli altri, ad esempio rispetto alla realtà americana». Il ministro ha garantito l’impegno a livello europeo sul tema dell’armonizzazione dell’Iva degli ebook, sulla concorrenza e i grandi colossi internazionali, e in particolare sulla questione del copyright. «Sul diritto d’autore — ha commentato il ministro Franceschini —, vorrei fosse centrale il diritto degli editori e degli artisti di vedere tutelate le loro opere e di avere da mangiare, in questo mondo del tutto nuovo che è il mondo digitale».