I Compagni si son mangiati anche l'Unità di Gramsci!

EDITORIALE 07 DI ASINO ROSSO-  C'era una volta la Red Revolution

L'Unità muore! Incredibile, praticamente la conferma quasi 100 anni dopo del grande editoriale quasi testamentario di un certo Antonio Gramsci  "ODIO GLI INDIFFERENTI", DA CERTA vulgata pluridecennale poi sempre abusato, spesso in mero revisionismo di sinistra acritico e veteroideologico.
Con i resti della sinistra storica comunque al governo e il leader rottamatore (ex) Matteo Renzi è quasi una beffa sintomatica del nostro tempo. Il quotidiano fondato da Gramsci, svanisce come un banale anomimo post nel web consegnato al limbo del più glaciale cyberspace.
Invece non è solo una pagina banale, si sa i Giornali hanno i secondi luce contati, quelli cartacei, mica solo l'Unità...   Renzi arranca vistosamente, magari non per colpa sua, ma arranca... l'Italia continua ad andare a velocità da terzo mondo e il prossimo autunno, quasi hgià anticipato persino dalla Natura pseudoestiva, forse incazzata anche Lei, la casta politica farà probabilmente i conti con milioni di italiani disoccupati pronti non ai forconi ma semplicemente - con la loro stessa presenza assenza - a svergognare  decine e  decine di poltiticanti che discutono semplicemente di cazzate e di parole vuotissime, mentre il Paese reale si avvicina pericolosamente al punto di non ritorno di un Buco Nero epocale!
Vera o falsa la percezione generale, anche la storia ha quakche regola naturale.... A quanto pare, certa Intellighenzia rossa stinta sempre pronta a mobilitarsi per qualsiasi celebrazione retorica o per le girls a suo tempo di Berlsuconi, nei fatti più latitante di Cesare Battisti per salvare il giornale storico del progressismo italiano che fu, almeno fino al compagno Berlinguer (complessa la storia, il comunismo certamente su scala planetaria, nei fatti come il nazionalsocialismo, ma in Italia una altrettanto oggettiva eccezione, almeno parziale, anche se molti credono ancora sia stata la DC a sviluppare un pochetto il Bel Paese nel secondo dopoguerra--- Evidentemente ci crede anche l'ultima ondata parasinistra cattocomunista....
Noi vediamo in tale indifferenza, invece il primo grave errore mediatico del giovane Premier, con gli archetipi non si scherza....  Limitarsi agli eredi di Lotta Continua e della peggior borghesia ipocrita nazionale, come fonte d'informazione cartacea, ovvero Il Fatto Quotidiano e La Repubblica vuol dire perdere forse per sempre l'ultimo treno ad alta velocità possibile, autoibernarsi in dinamiche 1.0....  Ma nessuno ha pensato di salvare l'Unitù almeno solo on line, possibile? Nell'era di Internet?!!!   (R. Guerra)

a cura di Benito Guerrazzzi