Sociologia: il mestiere del vescovo? by P. Giardini

 

 

....Non fa notizia chechiunque in tarda serata del mercoledì passi per piazza possa dire:“Orpo! Che casino che c’è davanti al duomo!”, pronunciando unafrase ovvia che non susciterebbe reazioni fra i partecipanti alchiasso. Anche perché la nutrita compagnia degli sbevazzanti autoridel chiasso si accontenta di radunarsi abitualmente lì per“divertirsi”, dimostrando una cronica disoccupazioneintellettuale incompatibile con speculazioni esistenziali e sacralitàdei luoghi.

Pure il nuovo vescovo haespresso la stessa sorpresa. Comunicando ai media il suo disappuntoha però sostituito la parola “casino” col sinonimo “postribolo”.Apriti cielo! Che modo arrogante di esprimersi! Non si sa qualescandalo avrebbe sollevato dicendo “bordello”, suggerirei alvescovo di fare l’esperimento la prossima volta. Ma c’è lacrisi, le vendite di giornali in calo da tempo adesso crollano, ogniargomento è buono per stimolare l’attenzione ad una nuova notizia,e qui la notizia c’è. Però non riguarda la varietà dilinguaggio, sta nel nuovo vescovo che, a differenza del precedente edelle autorità civili, accorgendosi dei risvolti negativi di uneclatante fenomeno sociale non teme l’impopolarità neldenunciarli. Cioè si è comportato da vescovo.

Forse vale la penaricordare che la funzione dei vescovi è quella di esercitare ilministero apostolico in quanto successori degli Apostoli, i seguacidi quel Gesù Cristo che prima di morire in Croce (non di freddo,come tanti arguiscono dal Crocifisso denudato), se la preseseveramente coi Dottori della Legge, con gli Scribi (equivalenti ainostri professori universitari, ma con più prestigio) e con iFarisei (l’elevata fascia socioculturale da cui provenivano gliscribi) definendoli Sepolcri Imbiancati. Gesù non le mandava a dire:lanciò l’accusa pubblicamente. Inevitabile che la nomenclatura sela legasse al dito, e sappiamo come finirono le cose. Anche Gesù losapeva, quindi il coraggio non gli mancava. Va da sé che un suoApostolo o suo successore non potrebbe essere tale se privo dicoraggio. In questa chiave di lettura la posizione di Mons. Negri èd’ordinaria amministrazione, inutile cercare inverosimili“reconquiste”, ma se proprio proprio ci si volesse dedicare algioco investigativo su ipotetiche manovre sul Sistema, ci sono deipunti fermi nell’operato di un vescovo che non possono prescinderedalla matrice stessa del cristianesimo: la ripulsa dai dottori dellalegge, scribi e farisei e tutto ciò che di storto procurava nellavita religiosa e sociale la piega solo formale e fine a se stessa chequei signori avevano imposto al loro tempo. Che è quanto succedeanche oggi.

Chi può negare ora, inscienza e coscienza, che il sistema di potere dominante non siapeggiore di quello contestato da Gesù? È vero o non è vero che èstata svenduta, praticamente regalata al costo dei soli contatori delgas, la rete geografica comunale di distribuzione gas in virtù di unformalismo legale? È vero o non è vero che il pattume nostro ealtrui viene bruciato in città facendolo respirare invece direcuperare materia utile all’economia e all’ambiente, solo perchéla proprietà dell’inceneritore vuole ammortizzarne la spesa che hadeciso lei sola, e il sistema di potere surrettiziamente l’avallagrazie a regole formali? È vero o non è vero che trasferendol’ospedale dalla città a Cona s’è più che raddoppiato ilprodotto popolazione-distanza, decidendo la condanna a morte di tuttigli eventuali disgraziati, presi da infarto o robe simili con untempo di sopravvivenza limitato senza cure ospedaliere immediate, chenon ce la faranno ad arrivare vivi a Cona? È vero o non è vero chel’amministrazione va perorando la proposta della societàinceneritrice di un impianto “geotermico” stranamenteaccessoriato da caldaie a gas di potenza tale da riuscire a scaldareda sole l’intero quartiere in cui andrebbe posto l’impianto? Èvero o non è vero che la democrazia nella sede municipale ècontrollata dal partito che oltre a sedere nelle stanze del poteresiede con maggioranza assoluta fra gli scranni dei controllori?

Si obietterà che tutto èfatto seconde le regole. Appunto! Come era tutto in regola ai tempidi Gesù.

Confido che il coraggiodell’Arcivescovo Negri gli consenta di dare del sepolcro imbiancatoanche al sindaco credente ogni qual volta si merita l’appellativo.Cioè almeno una volta al giorno.


Paolo Giardini