Un concerto dal sapore unico. Come unica era la data italiana del live tour che The Black Angels hanno scelto di portare a Ferrara, ieri sera, nell’ambito della rassegna “Ferrara Sotto le Stelle”. Nel cortile del Castello, cornice ideale per gustare appieno le atmosfere magnetiche e a tratti ipnotiche della band texana, Alex Maas e compagni hanno dato vita a un concerto per palati fini e sopraffini, ma capace di risvegliare emozioni anche in chi non ha particolare dimestichezza con certe tendenze della musica d’oltreoceano.
Musica che, per esigenze di classificazione, viene circoscritta all’interno di un genere codificato dalla storia, quello della psichedelia, con l’aggiunta del prefisso “neo”. Difficile però poter rintracciare nei brani dei Black Angel l’adesione puramente formale e reinterpretativa di quanto già scritto in passato, perché in realtà ciò che la band di Austin ha saputo costruire nel tempo è qualcosa di assolutamente personale e originale, per molti versi anche innovativa nel senso più squisito del termine, o, se vogliamo, indipendente da qualsivoglia etichettatura. E’ chiaro altresì che Alex Maas e la sua band si muovono all’interno di un ventaglio di influenze (dai 13th Floor Elevator ai Velvet Underground fino ai Doors) che rappresentano indubbiamente la radice di partenza, ma ciò che ne scaturisce è uno sviluppo basato su sonorità assolutamente calate nella contemporaneità e nella modernità.---C