Pierluigi Casalino: l'attrazione letale Stalin-Hitler


 
NOTIZIE1922-1930.e oltre LA COLLABORAZIONE MILITARE TRA LA GERMANIA E LA RUSSIA SOVIETICA

Ilpunto fondamentale dei rapporti russo-tedeschi era rappresentato dagli accordimilitari segreti, frutto delle intese raggiunte da Cicerine Rathenau a Rapallo nel 1922 (vedi, in proposito, ilmio “IL TEMPO E LA MEMORIA”-Casalino Pierluigi, Ennepilibri, Imperia, 2006- , dove vengono riportate le considerazioni di mio padreCasalino Michele sulle segrete operazioni russo tedesche, promesse tra gli AnniVenti e Trenta, in tema di riarmo tedesco e collaborazione dei militaritedeschi – ma anche italiani, in seguito - con la Russia sovietica), anchenel ricordo del sostegno fornito dalla Germania a Lenin per tornare in Russia efar scoppiare la rivoluzione bolscevica del 1917. Dato che gli unici ad essereiniziati ai particolari di questa collaborazione erano i personaggidirettamente interessati, e che la documentazione, per lo meno quella di fontetedesca, fu sistematicamente distrutta, le notizie in proposito sono sporadichee incomplete. L’aspetto meglio documentato, che probabilmente era quello piùimportante, era quello della collaborazione nel settore aeronautico.Immediatamente dopo la firma del trattato di Locarno, il 1° dicembre 1925, Stresemann rinnovò con i russi l’accordo stretto a Rapallonel 1922; quando la Germaniaentrò nella Società delle Nazioni lo stesso Stresemanndichiarò che il suo paese non poteva restare disarmato com’era, e partecipare asanzioni contro il regime bolscevico: velata affermazione di neutralismo verso la Russia sovietica. D’altraparte l’amicizia russo tedesca non era certo sincera,ma basata sulla convenienza reciproca e lo sapevano tutte e due le partiinteressate: i generali e i conservatori tedeschi, che promosseroquell’accordo, disprezzavano i bolscevichi e consideravano i russi esseriinferiori (analogamente si espresse, del resto, Hitler) e, dal canto loro, irussi mostravano un’amicizia formale verso la Germania e non soltantoper la riconoscenza che Lenin nutriva per quell’aiuto logistico tedesco, chegli aveva consentito di rientrare in patria, ma in base proprio alla massimaleninista, secondo la quale ad una persona bisogna stringere la mano se le sivuole poi stringere la gola. Dell’esistenza di tali intese e di molti dettaglidi esse, in realtà, mi parlò anche mio padre Casalino Michele (il protagonistade “IL TEMPO E LA MEMORIA”di Casalino Pierluigi, Ennepilibri, Imperia,2006), soprattutto quando commentava la firma, il 23 agosto1939, del patto nazi-sovietico Molotov-Ribbentrop.Casalino Michele sottolineava la vastità della collaborazione militare italo-tedesca con la Russia di Stalin, fino quasi a ridossodell’operazione Barbarossa, lanciata nel giugno del 1941 da Hitler. Nellefabbriche sovietiche, a conti fatti, la Germania aveva aggirato il disarmo impostole aVersailles, e contemporaneamente non rispettava l’embargo decretato dallepotenze occidentali contro la Russia sovietica. La collaborazione russo tedesca nell’ambitoaeronautico fu assai stretta e proficua. In Russia era stata aperta unafabbrica di aeroplani Junkers e di motori diaeroplani della Bayerische Motorenwerke, che servivasia all’Aviazione Rossa, che alla Reichswehr.Nonostante il reciproco vantaggi, i contrasti tra idue partner nella direzione e nell’organizzazione delle attività restavano,anche in ragione delle esigenze delle ditte tedesche impegnate (si legganosull’argomento “THE RUSSIAN FACE OF GERMANY, di C.F.Melville,1932, e l’opuscolo redatto dai socialdemocratici tedeschi, datato 1927, “SOWJETGRANATEN). Uno dei problemi più seri fu quello della costruzione in loco deimotori: problema che non fu mai pienamente risolto. Tuttavia a Lipestsk, nella Russia centrale, venne messo a disposizionedell’aviazione militare tedesca un grande campo d’aviazione. Esso aveva duefunzioni: addestrare i piloti tedeschi e provare gli aeroplani militari piùmoderni, dal momento che per le restrizioni imposte dal trattato di Versailles,nessuna delle due cose era realizzabile in territorio tedesco. L’addestramentovero e proprio cominciò nel 1925. a Lipetsknessun aviatore sovietico si addestro, però, anche ex ufficiali tedeschi,rimossi dal servizio attivo appositamente per questo scopo, lavoravano comeistruttori presso l’aviazione militare sovietica. Sugli altri momenti dellacollaborazione militare e in tema di armi tra russi e tedeschi si dispone didocumentazione più scarsa. La fabbricazione di bombe per la Reichswehranelle fabbriche sovietiche proseguì senza sosta e, quando, nel dicembre del1926, venne alla luce in qualche modo in Germania, provocò uno scandalo,peraltro subito contenuto. Una fabbrica tedesca con sede legale a Moscacostruiva, in diversa località, bombe per sia la Reichswehrche per l’Armata Rossa. A Kazan, intanto, funzionava una fabbrica di carri armati,alcuni dei quali utilizzati, fin alla vigilia della guerra, in manovrecongiunte russo tedesche in alcune regioni meridionali della Russia, la cuipopolazione veniva allontanata nell’occasione, per evitare sguardi indiscreti(anche le notizie dello svolgimento di queste manovre, allequali erano presenti anche osservatori militari italiani, erano inpossesso di Casalino Michele, tramite lo Stato Maggiore Italiano). Voci dellacollaborazione germano-sovietica giunsero alla autoritàpolacche e presero corpo in una pubblicazione ufficiosa polacca. Noteconfidenziali circolavano, tuttavia, tra le cancellerie, che sottolineavanoche, nonostante le perplessità e le diffidenze di Hitler, la collaborazioneproseguiva. La circostanza, al tempo stesso, consentiva soprattutto ai tedeschidi valutare la consistenza della difesa sovietica e di accertarsi, diconseguenza, di quanto inferiore fosse la preparazione russa. E, a loro volta,i russi, che temevano di non essere trattati in piena uguaglianza e dignità,non mancavano di infiltrare l’intelligence tra i tedeschi, se pur questi nefossero al corrente. Queste difficoltà impedirono il consolidarsi di unrapporto di completa amicizia tra russi e tedeschi, come d’altra parte eraevidente. Entrambe le parti avevano riserve di carattere politico e personale;entrambe erano consapevoli di tanto in tanto della possibile alternativacostituita dall’avvicinamento all’Occidente. Ma nessuna delle due partidimenticò mai i vantaggi pratici della collaborazione nel settore militare,come il patto Molotov Ribbentrop dimostrò con i suoiscellerati protocolli segreti ai danni della Polonia. La funzione svolta dallacooperazione militare tra Berlino e Mosca, particolarmente neldecennio 1920-1930 3 e oltre, nell’edificazione della Reichswehr e dell’Aviazione Rossa, fu ampiamentegiustificata nell’ottica dei rispettivi obiettivi.

CasalinoPierluigii, 9.01.2012.