I ferraresi Marcello Simoni e Vittorio Sgarbi protagonisti alla Fiera del Libro di Latina ' 12

 


Ieri 27 maggio, con il suo ben noto bestseller "Il Mercanate dei libri maledetti", il ferrarese (di Comacchio) Marcello Simoni è stato tra i protagonisti della Fiera del Libro di Latina 2012. Nella stessa giornata, anzi persino quasi anteprima, delle presentazioni di Giordano Bruno Guerri e Vittorio Sgarbi, testimonianza di un festival letterario con questa EDIZIONE N. 11, DEFINITIVAMENTE tra le rassegne più innovative per la promozione culturale e italiana. Nonn ultimo appunto anche largo spazio alla New Wave italiana, tra lo stesso Simoni, e Netfuturismo di Saccoccio ed equipe, il giorno 26.

 

Ore 18.15 MARCELLO SIMONI presenta “Il mercante di libri maledetti”, Newton Compton. Autore rivelazione del 2011 con il suo libro è stato in testa alle classifiche di vendita italiane per diversi mesi. Il suo romanzo è finalista al premio “Bancarelle 2012”.

Anno del Signore 1205. Padre Vivïen de Narbonne viene braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere. Il monaco possiede un libro molto prezioso, che non vuole cedere agli inseguitori. Tentando di fuggire, precipita in un burrone. Tredici anni dopo Ignazio da Toledo, di ritorno da un esilio in Terrasanta, viene convocato a Venezia da un facoltoso patrizio per compiere una missione: dovrà recuperare un libro molto raro intitolato “Uter Ventorum”, lo stesso libro posseduto da Vivïen. Il manoscritto in questione conterrebbe precetti derivati dalla cultura talismanica caldaico-persiana e sembrerebbe in grado di evocare gli angeli, per poter partecipare della loro sapienza. Ignazio si metterà alla ricerca del libro, che secondo le indicazioni è tenuto in custodia nella Chiusa di San Michele presso Torino. Ma alla Chiusa di San Michele, anziché trovare il libro, Ignazio si imbatte in un mistero: l’”Uter Ventorum” è stato smembrato in quattro parti nascoste in Linguadoca e in Castiglia. La curiosità di scoprire il contenuto di quelle pagine lo sprona a proseguire nella ricerca, nonostante il pericolo. Riuscirà svelare tutti gli enigmi che il libro contiene e a evocare gli angeli e la loro sapienza?

Ore 19.00 GIORDANO BRUNO GUERRI presenta “Il bosco nel cuore”, Mondadori. Scrittore, giornalista e storico italiano. Ha lavorato come redattore per Bompiani e Garzanti. È stato direttore editoriale Mondadori. È presidente della Fondazione Vittoriale degli italiani e opinionista de “Il Giornale”.

Brigantesse per amore, di Giordano Bruno Guerri, racconta la storia di due donne vissute nell’Italia di 150 anni fa. Si tratta di due donne che hanno vissuto un amore in grado di sfidare la legge morale, due donne divenute simbolo di sentimenti in grado di superare la legge. Maria Capitanio aveva da poco superato i quindici anni quando conobbe il bandito Agostino Luongo, di cui si innamorò perdutamente. Per stare accanto all’uomo decise di unirsi alla sua banda, che nel 1868 ebbe uno scontro con il 4° Reggimento di Fanteria. Durante il conflitto la giovane venne catturata dai soldati. Piuttosto che tornare dalla sua famiglia, decise di suicidarsi. Filomena Pennacchio era una donna splendida. Si innamorò del brigante Schiavone, il quale fu fucilato. A seguito della fucilazione del suo amato, la donna venne arrestata mentre era incinta e, per amore del figlio, decise di collaborare con il nemico, fornendo informazioni utili per arginare il fenomeno del brigantaggio. Giordano Bruno Guerri racconta il mondo affascinante e pericoloso del brigantaggio. In Brigantesse per amore, l’autore, attraverso la storia di due vite dedite all’amore senza compromessi, narra un periodo di fondamentale importanza per il nostro Paese, un decennio che ha segnato il futuro dell’Italia.

Ore 20.00 VITTORIO SGARBI presenta “L’arte è contemporanea”, Bompiani. Tra i più preparati critici della storia dell’arte, personaggio istrionico dalle indiscusse qualità dialettiche e artistiche. Ogni sua iniziativa ha il potere di catalizzare l’attenzione e l’ammirazione del grande pubblico.

“Perché Mantegna è un contemporaneo? Perché il suo “Cristo morto” definisce l’archetipo di una condizione umana, e come tale è davanti a me e non cessa di stupire. Ed è tanto incessantemente attuale quindi contemporaneo da echeggiare nella foto di Che Guevara morto. Perché Caravaggio è un contemporaneo? Perché la sua arte è presente, attuale e coetanea di tutte le età: scavalca la propria epoca e quelle successive, in un continuo esserci che la rende costantemente contemporanea, a dispetto di tutti i passaggi di civiltà e di cultura. “Conviene ribadire due concetti fondamentali e apparentemente contraddittori: tutta l’arte è arte contemporanea; contemporaneo è un dato non ideologico, ma semplicemente cronologico. È questa la forza dell’arte in divenire, che va ritenuta contemporanea non in quanto più o meno sperimentale, più o meno avanzata, ma solo in quanto concepita, elaborata ed espressa nel nostro tempo. Non c’è altro modo di essere contemporanei che essere qui e ora. Così, insieme alla contemporaneità di ciò che esiste, c’è la contemporaneità di ciò che è esistito e continua a vivere.” (Vittorio Sgorbi) Con un dialogo con Gillo Dorfles.

(*LIBRI DA SCOPRIRE
Ressa per Vittorio Sgarbi
Un successo)

 

http://www.radioluna.it/news/2012/05/libri-da-scoprire-seconda-giornata-cucuzza-veneziani-saluzzi/