Comune di Ferrara? Imbranati, inetti, o tutti e due?

 


Imbranati, inetti, o tutti e due?

 

Se una padrona di casa, l’arzdora, avesse l’abitudine di condurre il nido famigliare in questo modo:

  • cucina: ambiente concesso contrattualmente a cooperativa di catering per la quotidiana somministrazione dei pasti alla famiglia;

  • retrobagno, sgabuzzino e bassocomodo: locali concessi contrattualmente ad impresa assegnataria del servizio di pulizie della casa, lavanderia e giardinaggio;

  • garage: in uso contrattualmente ad una ditta di trasporti con autista che provvederà a portare a scuola i pargoli, al lavoro il marito, e allo shopping la signora;

  • guardaroba: non assegnato. Costa meno cambiare indumenti scarpe e biancheria usurati comprando roba nuova;

  • giardino: diviso in posti auto affittati (perché i soldi non bastano mai e i bambini per fortuna preferiscono la televisione al giardino);

  • centrale termica: assegnata alla ditta manutentrice degli impianti di riscaldamento, condizionamento ed elettrici, nonché fornitrice di energia elettrica e gas;

il suo bilancio sarebbe decisamente più oneroso di quello di un’arzdora vecchio stampo capace di far da sola. Eppure lei spergiurerebbe che avendo tutto sotto controllo, passando la vita a verificare conti e sistemare contratti, sia sicurissima che spendere meno di quanto spende non sia possibile, quindi con un marito che non porta a casa più di tanto non resta che far debiti e vendere la proprietà dei locali di servizio utili solo alle ditte che li usano.

Il guaio, purtroppo, non starebbe solo nel problema economico di una bizzarra conduzione, perché quella famiglia si avviterebbe in un ciclo perverso di progressivo scollamento dal know-how casalingo scegliendo di vivere da imbranati per regola di vita, per cui una lampadina fulminata di sera sarà cambiata solo il giorno dopo con l’intervento del servizio manutentivo, non avendo accesso al deposito dove ci sono le lampadine e la scaletta necessaria a cambiarla, oltre a non aver idea di come si fa a sostituire una lampadina. Stessa cosa, in quella Casa di Inetti, per un bottone staccato di domenica mattina, una camomilla notturna, una perdita d’acqua dall’impianto, che perfino l’esistenza del rubinetto generale sarebbe sconosciuta. In pratica, quella famiglia ricalcherebbe pari pari l’inettitudine attuale del Comune di Ferrara, invischiato in un giro di debiti, in sofisticatissimi metodi di reperimento denari consistenti nello svuotare tutte le tasche, in improbabili programmi di spesa a fronte di entrate incerte.

E’ inevitabile vivere sistematicamente da imbranati? Certo che no! E infatti quasi nessuno lo fa. Salvo qualche condominio condizionato da amministratori particolarmente rapaci. Oltre al Comune, naturalmente, alla cui conduzione si ispira l’arzdora della Casa degli Inetti che compendia in sé i compiti suddivisi fra sindaco e giunta, ritenuti il massimo del virtuosismo amministrativo. Con soddisfazione di Inetti &Imbranati e, soprattutto, dei Fornitori dei servizi.

 

Paolo Giardini