La rappresentazione scenica operata dai partiti di maggioranza (che si definiscono di sinistra) nella nostra città ha raggiunto livelli incompatibili con un minimo di decenza politica. I reciproci scambi di accuse tra segretari ed esponenti di vari partiti che questa maggioranza compongono, ricordano in tono minore le scaramucce tra forze di governo nazionale, o se vogliamo, il bue che dà del cornuto all’asino. Non mettiamo nemmeno in discussione la buona fede degli attori, probabilmente il problema è che chi si dà alla carriera politica in un partito viene obnubilato da una cortina fumogena che non gli consente più di vedere la realtà.
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...