Transumanismo Macchine e Filosofia da Giuseppe Vatinno

Nel corso della storia umana vi sono sempre state «filosofie» che si sono rifatte al pensiero scientifico per proporre una visione del mondo che potesse essere soddisfacente e non solo mitologica e mitopoietica.
La tecnoscienza (fusione dinamica di scienza e tecnologia), guidata dal pensiero razionale, permette uno sviluppo (il più armonico possibile) della capacità potenziali dell’umanità.
Pensiamo ad alcune forme della filosofia greca, (per esempio, Socrate e Democrito) e latina, oppure all’illuminismo, all’empirismo, al positivismo, al razionalismo critico, al futurismo, al pragmatismo anglosassone, passando, naturalmente, per l’Umanesimo del XIV e XV secolo (per esempio, Pico della Mirandola) e il Rinascimento, fino al primo diretto precursore del transumanesimo,

 


*di Giuseppe Vatinno


Il transumanesimo è sempre esistito anche prima della sua istituzionalizzazione, almeno come idea di utilizzare la ragione per trascendere le limitazioni della condizione umana, e trova una suo primo moderno precursore in J. B. S. Haldane (Dedalus, Science and the Future).
A parte gli esempi prima citati, possiamo dire che è dopo la Seconda Guerra mondiale che si crea quel milieu culturale basato principalmente sulla fantascienza con Arthur C. Clark, Isaac Asimov, Stanislav Lem, Fred Pohl; si trattava quindi del clima culturale americano con qualche innesto europeo.
Nel 1988, in California, il filosofo inglese (allora studente a Oxford), trasferitosi poi negli Stati Uniti, Max More (Max O’Condor, «More», cioè, «più», sta a significare il volere andare sempre più avanti) insieme a Tom Morrow fondarono la rivista «Extropy» nei cui articoli si individuano i princìpi su cui fondare e sviluppare questa filosofia dell’azione razionale.....


SEGUE
 
http://www.technologyreview.it/index.php?p=article&a=707