Transumanisti Max More a Transvision 2010

 

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Max More, the founder of Extropy Institute, has written many articles espousing the philosophy of transhumanism and the transhumanist philosophy of extropy, most importantly his Principles of Extropy (currently version 3.11). In a 1990 essay “Transhumanism: Toward a Futurist Philosophy”, he introduced the term “transhumanism” in its modern sense. More is also noted for his writings about the impact of new and emerging technologies on businesses and other organizations. His “Proactionary Principle” is intended as a balanced guide to the risks and benefits of technological innovation.

http://www.maxmore.com/ 

La filosofia estropica è la più sviluppata forma di transumanesimo. Essa comprende una vasta prospettiva metafisica sullo sviluppo, la direzione, l'obiettivo e il valore della vita e della coscienza. Si va al di là dell’umanesimo guardando attentamente al futuro col fine di capire meglio le nostre possibilità. Poichè ci muoviamo avanti nel tempo la comprensione del nostro immenso potenziale si evolverà, non vi può essere nessuna filosofia di vita finale, ultima, inalterabile. Il Dogma non ha posto all’interno del transumanesimo. L’estropianesimo e gli altri transumanesimi, se si tratta di vere filosofie futuriste, devono essere flessibili e pronti a riconfigurarsi in forme più elevate. In compenso ci dovrebbe essere una resistenza a cambiare solo per un mero interesse della novità: il transumanesimo, se è esso a guidarci, non può comportare un pervasivo scetticismo. La verità, una volta trovata ed esposta, non deve essere gettata velocemente solo per inseguire la novità.

Il transumanesimo estropico offre una filosofia di vita ottimista, vitale e dinamica. Noi guardiamo a una vita di crescita illimitata possibilmente con entusiasmo e con gioia. Noi cerchiamo di annullare tutte le limitazioni alla vita, all'intelligenza, alla libertà, alla conoscenza, e alla felicità. Scienza, tecnologia e ragione devono essere utilizzate per i nostri valori estropici nell’abolire il più grande male: la morte. La morte non ferma il progresso di esseri intelligenti considerati collettivamente, ma cancella i singoli. Nessuna filosofia di vita può essere davvero soddisfacente se glorifica il progresso di esseri intelligenti e cionondimeno condanna ogni singolo a decomporsi nel nulla. Ciascuno di noi cerca la crescita e la trascendenza delle nostre attuali forme e limitazioni. L'abolizione della vecchiaia e, infine, di tutte le cause di morte, è essenziale per qualsiasi filosofia di ottimismo e di trascendenza relativa all'individuo.

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Dio è un concetto primitivo inventato da persone primitive, persone che sono appena uscite dall’ignoranza e dall’incoscienza. Dio è stato un concetto oppressivo, un essere più potente di noi, ma fatto a nostra crudele immagine e somiglianza. Il nostro processo di espansione in infinite forme più elevate dovrebbe sostituire questa idea religiosa. Come estropici perseguendo e promuovendo l'espansione trascendente noi siamo l’avanguardia dell'evoluzione. L'umanità è una fase temporanea lungo il percorso evolutivo. Noi non siamo l'apice dello sviluppo della natura. È giunto il momento di prendere in carico consapevolmente noi stessi e accelerare i nostri progressi.
Non più dèi, non più fede, non più timidi freni. Facciamo esplodere le nostre vecchie forme, la nostra ignoranza, la nostra debolezza e la nostra mortalità. Il futuro è nostro.

Art.completo

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