Ferrara Coop Costruttori Donigaglia accusa il Partito

da IL RESTO DEL CARLINO

Al processo per il crack di Coopcostruttori è arrivato a sorpresa in aula l'ex presidente Giovanni Donigaglia. 

Da 7 anni va ripetendo le stesse cose. Il crac Costruttori? Colpa di Egidio Checcoli, della Lega Coop e di una "faida politica" composta dall’ex segretario Ds Roberto Montanari, dalla senatrice Silvia Barbieri e dall’ex sindaco di Argenta Andrea Ricci.

"Mi volevano morto". La voce di Giovanni Donigaglia tuona nella calura dell’aula B alle 17.38. Ventidue minuti esatti di dichiarazioni spontanee, bloccate solamente dal presidente del tribunale Francesco Caruso. "Grazie signor presidente, la ringrazio molto per avermi dato questa possibilità.

Ma avrò ancora tante cose da riferire", dice commosso Donigaglia prima di sparire verso Ragusa (dove oggi lavora) trascinando il suo trolley.

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Nonostante tutto, dice, "il treno andava, l’azienda produceva, nel 2002 il fatturato era superiore al 2001. Dal ’97 abbiamo guadagnato". Parla di verità, "bisogna avere il tempo di farla uscire, dare voce anche a noi, perché qui combiniamo un errore terribile, storico". Poi Giovanni Consorte. "Dopo Tangentopoli arrivò e mi accusò. Era geloso perché D’Alema mi riceveva prima di lui. Vai via che arriva Donigaglia, aspetta che devo parlare con Donigaglia, gli diceva sempre. Così Consorte si è vendicato".

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