Transumanisti I Robot nella Forza Lavoro

da Visioni del Futuro/ Estropico

Le interviste del SIAI (Singularity Institute for Artificial Intelligence)

James Hughes, Co-fondatore e Direttore Esecutivo dell'Institute for Ethics and Emerging Technologies 

“Perché giudichi probabile un’intelligenza artificiale dotata di volontà propria?" 

Vedo già, nel mondo, casi di strutture informative sovraumane, che si sono autoconferite alcune caratteristiche. Le maggiori organizzazioni, come ad esempio la Chiesa Cattolica, hanno una memoria istituzionale, desideri, progetti per il futuro, strumenti per perpetuarsi. Hanno funzioni interne specializzate, proprio come un meta-organismo. A mio avviso, mentre cercavamo di creare il puro essere, un’intelligenza programmata, pura ed immune dalle bassezze umane, ci è sfuggito che queste intelligenze pure già esistono. La questione semmai è: ”Esisterà mai un'intelligenza sovrumana simile che non includa esseri umani? Sarà un qualcosa di superiore, o no?” E’ su questo punto che divergo profondamente dal resto di questa gente [con riferimento ai membri del Singularity Institute for Artificial Intelligence - Ndt].

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“Perché credi nel potenziale delle intelligenze artificiali?”

Le vedo all’opera nelle architetture informative, che sono distribuite e, in parte, biologiche, e quindi credo che possano essere create anche nelle architetture non biologiche. Ecco perché le reputo fattibili. C’è anche in gioco un fattore irrazionale. Voglio dire, mi piacerebbe vivere in un futuro in cui ci sia la robotica. Vedo tutto il progresso fatto, e leggo Kurzweil delineare questi tipi di trend. Quanto alla coscienza, sono essenzialmente un materialista. E anche questa, secondo me, è una precondizione per credere in qualche tipo di Singolarità o Intelligenza Artificiale. Non credo che la coscienza richieda un qualche dono soprannaturale. E se anche lo richiede, i robot lo otterranno.

SEGUE

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