THE SCIENTIST 2009 FILIPPO LANDINI INTERVIEW

 FLIPPO LANDINI.jpgMOLOTOV E TELECAMERE* estratto da Controcultura Supereva

D- The Scientist 2009: V-Art anno 3  quali le news rispetto alle scorse edizioni? Dove va l'arte elettronica ferrarese contemporanea?


R – Nella prima edizione bisogna sottolineare l’importante attività collettiva di Andrea Forlani, di Roberto Futur Guerra e di Filippo Landini, che diedero risultati videoartistici in varie accezioni. Affianco ai quali si diede risalto alla grafica digitale di Sebastiano Xeba Zuccatelli e alla sarcastica narratività di Alberto Gigante. Nella seconda edizione, notevole fu l’entrata in campo di Giacomo Verdoia in vari lavori e l’ottimo documentario di Cristina Mazza su Alberto Grifi, pioniere della video arte italiana. Nell’edizione del 2009 invece nuove risorse e innovativi linguaggi saranno proposti dalle opere di Erika Bassi, del patafisico Lapin e del già famoso Graziano Rosso Trevi Cecchini. Si procede bene e speriamo che a Ferrara qualcuno continui con l’estetica critica e con la guerriglia linguistica, un po’ di irriverente tecno teppa.
 
D-Rispetto alla video art contemporanea quella ferrarese in che contesto la collochi?


R – Penso che la video arte della sezione V-ART, quella ferrarese appunto, a parte qualche eccezione, cerchi il proprio risultato estetico-comunicativo senza indugiare troppo sulla speculazione intellettiva bensì con messaggi diretti e attuali rispetto alla vita cittadina.

Penso la si possa definire una scena di cronaca dell’arte.


D- Panoramica sulla video art contemporanea  italiana e differenza rispetto al secolo scorso pionieristico.


R –La video arte è l’arte visuale fatta con dispositivi elettronici. Nel secolo scorso ottimi risultati furono i documentari di critica sociale e politica e le sperimentazioni visuali di Alberto Grifi. Purtroppo c’è il rischio che in questo impasse culturale odierno, passi più la video arte estetico-concettuale ereditata da Plessi e non quella che concepisca la telecamera come una molotov.
 
D.-Ferrara città d'arte.... mito o realtà in divenire?
 

R – Ferrara città come tante, con il Duomo come a Modena e il Castello come a Mantova, i suoi scrittori, i suoi pittori, i suoi musicisti, alcuni eccelsi e molti pessimi. Una città con i suoi indefessi e assuefatti elettori che votano una noiosissima e inutile sinistra e una destra da bagaglino di cerebro lesi. Città mediocre come tante.


D- Il futuro dell'arte elettronica....

R - Sempre più intangibile ma visibile, meno materia e più idee, almeno spero, ossia meno inquinante e più stimolante per i neuroni e gli ormoni.

 
D-La video arte è terreno di convergenze linguistiche. Quali lacune si posso evincere storicamente....


R - Troppo spesso la video arte s’è avvicinata al design e all’arte concettuale, tralasciando la forza dell’immediatezza sincretica visual-sonica, cioè della realtà combustibile e dell’oggetto contundente. Quindi auspico più guerriglia nell’arte, un po’ più di creativa distruzione nei confronti delle miriadi di inutilità pseudo artistiche che però spesso portano tanti soldini ai lecca culo cul-turali.

http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/10/telecamere-e-molotov-intervista-a-filippo-landini-video-maker

http://www.sugarpulp.it/critica/red-rec-play-black-di-filippo-landini

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=ZiL5VM2DMT4