FERRARA CITTA' D'ARTE E BISFENOLO?

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L’Ufficio stampa di HERA in data 9/10/09 replica all’ex sindaco di Ferrara dott. Sateriale, per “evitare inutili strumentalizzazioni con la vicenda del Laboratorio di Pontelagoscuro”, assicurando che il peggioramento della qualità dell'acqua riportato da “Altro Consumo” è solo ”presunto” a causa di un "contaminante emergente” non contemplato in nessuna norma.

Si tratta del “Bisfenolo A, una sostanza che secondo l'Autorità Europea per la sicurezza alimentare (ESFA) può essere assunta da un adulto fino a 50 microgrammi/kg al giorno”.

E’interessante la precisazione. Se il peggioramento da Bisfenolo è presunto, significa che la presenza del Bisfenolo nell’acqua è solo presunta, no?

No. L’Ufficio Stampa non teme di smentirsi perché oggigiorno le notizie cambiano in fretta, quindi chiarisce subito che è stato rilevato nell’acqua ferrarese in “quantità di 0,102 microgrammi/kg”.

Noi, per fortuna non costretti al gergo aziendale di HERA, deduciamo che il contaminante non è affatto presunto, visto che è misurato, dando pienamente credito ad Altro Consumo.

Ma è un problema quel contaminante? Secondo HERA la quantità è talmente esigua che un adulto, bevendo 2 litri d’acqua al giorno, ne assumerebbe “in percentuale pari allo 0,0058 del limite consentito”. Sorvolando sul fatto che con unità di misura e numeri su indicati la percentuale è 0,58, non 0,0058, mancando norme ad hoc ci si chiede a quale “limite consentito” si riferiscano i monopolisti dell’acqua sporca. Se alludono ai 50 microcrogrammi/kg/giorno indicati dall’Autorità Europea, raccontano storie. Quella è un’indicazione generica, non l’obbligo che i ferraresi, bevendo, assumano “Bisfenolo A” entro quella quantità!

Non ancora vinto dall’aritmetica, il disinvolto ufficio stampa di HERA ci erudisce infine con: “si potrebbe concludere che la presenza di questo inquinante emergente è presente in misura così limitata da far risultare le acque di Ferrara innocue al 100%”. Altra espressione da sottoproletariato: innocuo al 100%. Da quando si valuta in percentuale l’innocuità? Qualcosa è innocuo o non lo è! Si potrà obiettare che è un modo di dire. Fin che è solo un dire, ci si può passar sopra, ma qui si discute il fare: si fa in modo che una sostanza aliena passi. E ne passa tanta! Perché il numero di molecole presenti in 0,102 microgrammi di sostanza chimica è un gigantesco quantitativo, simile a quello dei principi attivi nei farmaci. Trafficando con Avogadro e Pesi Molari, si arriva in fretta con 0,1 microgrammi di robaccia a raggiungere cifre aventi 10-15 zeri.

La questione degli acquedotti è rozzamente sorpassata. Sono troppo poche le sostanze cercate per legge rispetto alle tantissime presenti nell’ambiente. L’enorme divario fra il minimo stabilito e la crescente necessità è vantaggioso solo per i gestori, per cui lasciare in mano agli affaristi una faccenda così delicata, oggi, è delittuoso. Il dott. Sateriale si vergogni ad aver venduto l’acquedotto lasciatoci dai nostri padri, insieme allo sciagurato che gli ha redatto il contratto di vendita senza avere uno straccio d’idea sulle implicazioni connesse.

Paolo Giardini


P.S. Il “contaminante emergente” bisfenolo A è un composto organico che serve a far plastiche, talmente nuovo da esser stato scoperto alla fine dell’800. Industrializzato da una cinquantina d’anni, si sospetta fin dagli anni ’30 che la sua ingestione produca gravi danni. I nostri amministratori gli danno licenza d’uccidere. Speriamo abbia la pistola scarica.

Paolo Giardini

www.progettoperferrara.org