LA FINE ASSURDA DI FEDERICO da Estense COm

JIM MORRISON.jpgFederico Aldrovandi morto senza alcuna ragione

di Marco Zavagli


“Tanti giovani studenti, ben educati, di buona famiglia, incensurati e di regolare condotta, con i problemi esistenziali che caratterizzano i diciottenni di tutte le epoche, possono morire a quell’età. Pochissimi, o forse nessuno, muore nelle circostanze nelle quali muore Federico Aldrovandi: all’alba, in un parco cittadino, dopo uno scontro fisico violento con quattro agenti di polizia, senza alcuna effettiva ragione”. È forse questo quello che fa più male di quel 25 settembre 2005, morire a 18 anni senza alcuna ragione.

Nelle 567 pagine depositate oggi nella cancelleria del tribunale di Ferrara, il giudice Francesco Caruso spiega le motivazioni che hanno portato alla condanna in primo grado a 3 anni e 6 mesi per omicidio colposo i quattro agenti di polizia (tre uomini e una donna) intervenuti quella notte in via Ippodromo.


Dopo quell’intervento il corpo di Federico rimase a terra privo di vita. E subito dopo partirono le indagini che nascono “con un vizio di fondo – scrive il giudice - che si concreta nel paradosso dei principali indiziati di un possibile grave delitto che indagano su loro stessi. Un paradosso che il semplice senso comune avrebbe dovuto prevenire”.

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