FERRARA FISIOGNOMICA DEL POTERE di Paolo Giardini

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Ingannevoli espressioni del volto


Quando il consigliere comunale Portaluppi si esprime nel suo stile eroico è invariabilmente accattivante. Speriamo che duri perché, ce ne siamo già accorti, essendo temerario non teme d’arrampicare sul ghiaccio a mani nude, rischiando continuamente i capitomboli. Va da sé che un veterano esperto di pericoli abbia le carte in regola per moralizzare l’ambiente raccomandando la prudenza al prossimo. E’ ciò che fa nella sua ultima lettera titolata “Tentativo inutile e pericoloso di forzare il regolamento”, che si palesa con questa prosa:

“Per qualche settimana PpF ha lottato strenuamente per consentire a chiunque le riprese televisive del Consiglio Comunale. Nessuno si lasci ingannare, il principio di trasparenza delle sedute consiliari era già ampiamente salvaguardato e ben tutelato da un regolamento già aggiornato in proposito appena un anno fa.”.

Poi chiarisce il concetto spiegando che la trasparenza non è mai mancata, per la possibilità di ”accomodarsi in uno spazio dell'aula appositamente riservato” (traduzione in linguaggio comune: c’è la tribuna per il pubblico) e che “chiunque può ricevere da qualsiasi postazione informatica collegata a internet audio e immagini webcam.”. Qui l’arrampicatore in solitaria ascesa (ma perché il PD lo lascia sempre solo?) ha fatto precipitare un seracco sopra le speranze di quei ragazzi con pesanti macchine da ripresa sulla spalla che cercano di guadagnarsi la vita filmando per le TV. Adesso dovrebbero cambiare mestiere perché, per l’implacabile consigliere PD Portaluppi, webcam e videocamere sono gli stessi attrezzi. Praticamente, dei sinonimi. Io spezzerei una lancia a favore di quei giovani. In fin dei conti la mia piccola videocamera, lontana anni luce dalle caratteristiche professionali delle macchine usate dai cameramen, ha pur sempre uno zoom ottico 40X che consente di riprendergli dalla tribuna del pubblico eventuali brufoli sul naso, oltre a cogliere i suoi lampi d’arguzia mentre apre nuove vie sul ghiacciaio. Invece la risoluzione delle webcam, unita alla qualità delle loro ottiche fisse consente al massimo di distinguere i consiglieri barbuti dai glabri e i maschi dalle femmine solo se abbigliati in modo convenzionale.

I brufoli sul naso non sono esiziali alla buona riuscita di un Consiglio Comunale. L’espressività, o la sua carenza, dei consiglieri, è invece importante. Sulla rivista Current Biology, un gruppo di ricerca dell'università di Glasgow sostiene che le espressioni facciali hanno un significato universale, ma comunicano emozioni differenti a seconda del contesto culturale cui appartengono. Appunto. La Kultura di chi chiama le tribune “spazi dell’aula appositamente riservati” è la stessa della presidente della Provincia che chiama i boschi “luoghi occupati da alberi”. Se un comune cittadino vuol capirci qualcosa deve prepararsi un glossario, quindi osservare con estrema attenzione la mobilità espressiva degli Eletti. In altri termini, per dare trasparenza ai cittadini occorre l’alta definizione. Quando verrò in Consiglio Comunale con la mia videocamera non mancherò di riprendere il Portaluppi. Decida lui quale espressione cercare d’assumere quando si volterà verso la tribuna. I burka, comunque, non sono ammessi.

Paolo Giardini

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VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=G3rddBCm6_s