...I TALEBANI NON STANNO VINCENDO
Il Vietnam è sempre lì ad insegnarlo. In un conflitto se mancano la volontà di vincere e il sostegno dell’opinione pubblica si rischia di tornare a casa sconfitti anche senza aver perso una sola battaglia. Nell’Afghanistan d’oggi, nell’Italia che piange il sacrificio di sei ragazzi serpeggia qua e là la stessa sindrome da inevitabile sconfitta. Quella sindrome rischia di farci accettare l’assioma dei talebani vittoriosi. Un assioma infondato e scollegato da quanto avviene sul terreno. Le recenti elezioni presidenziali lo dimostrano, con l’efficacia di una cartina di tornasole. Poche settimane prima del voto gli insorti minacciano di morte chiunque andrà alle urne, assicurano di esser pronti a bloccare le strade, annunciano la distruzione dei seggi. È solo un bluff. Alla resa dei conti l’offensiva talebana si limita a un lancio di missili contro il quartiere delle ambasciate di Kabul e a un paio di sanguinosi attentati suicidi simili a quello subito giovedì dai nostri paracadutisti....