CLAUDIO BRAGGIO INTERVIEW*
(TRA GLI AUTORI DI ANTOLOGIA FUTURISTA IL CENTENARIO NEL CIELO- Ass. Culturale Dietro L'Arte -EBOOK FUTURIDT EDITIONS-dedicato a Luce Marinetti)
“Dieci domande +1” per conoscere i nostri autori
di Gianluca D’Aquino
1) Presentati: chi sei e cosa fai nella vita?
R: Sono un lettore appassionato di scrittura, che coltiva interesse per la narrazione di parola e per quella realizzata con l'immagine, con il video soprattutto. Nella mia quotidianità mi occupo di cultura e turismo presso un ente pubblico locale e nel tempo libero organizzo eventi legati soprattutto al cinema e al documentario.
2) La tua vita da scrittore. Com’è iniziato il tutto?
R: Come molti grafomani il rapporto istintuale con la penna emerge dai banchi di scuola, dove i talenti si sprecano a causa dell'impreparazione dei docenti nell'insegnamento degli strumenti tecnici della scrittura. Forse perché credono che un'arte sia questione di ispirazione e non già di tecnica. Così in età più matura ho frequentato una seria scuola di tecniche narrtive, la Scuola Holden di Torino, ma anche molti seminari con maestri della sceneggiatura cinematografica.
3) Quali sono gli autori dai quali prendi ispirazione?
R: Non parlerei di ispirazione, quanto piuttosto di studio delle tecniche. Alla Holden ho lavorato molto su Dickens e Celine e per giungere alla definizione di uno stile personale. Un lavoro che fra l'altro ora mi offre l'opportunità di studiare altri autori per cercare di carpirne i segreti. Così debbo citare anche Baricco, senza dimenticare gli sceneggiatori che mi sono stati maestri (fra gli altri): Antonio Leotti (che mi ha insegnato a trasporre un testo letterario in film), Furio Scarpelli (scrivere è lavoro artigianale) e il compianto Riccardo Pazzaglia (per fare una lavoro seriamente non bisogna prendersi tropo sul serio). Un commosso ricordo anche l'amico recentemente scomparso, Mario Verdone, il quale mi ha regalato preziosi consigli su come proseguire nella pratica dell'autoapprendimento, in modo costante.
4) Cosa significa per te essere scrittore?
R: Raccontare, soprattutto raccontare delle storie. Si ha sempre la necessità di sentire raccontare delle buone storie e da lettore amo leggerle. Quando non le trovo, allora provo a scriverle.
5) Quali sono le maggiori difficoltà per gli emergenti, nell’attuale mondo dell’editoria?
R: Farsi leggere. Sembra poca cosa, ma può diventare l'inizio di un percorso virtuoso. Inoltre occorre smentire quella maledetta legge non scritta detta "del mercato", che sembra volere sempre una cosa diversa da quella che sai fare e poi a volte sembra non voler altro che quanto ha prima rifiutato (domanda: ma c'è davvero qualcuno che sa interpretare i desideri del mercato?).
6) Come vedi la nuova realtà della scrittura su web? Può essere l’inizio della fine per i vecchi, cari e -auspichiamo- immortali libri tradizionali?
R: Il web è un ulteriore veicolo di promozione e di aiuto alla lettura, ma non riuscirà a decretare la fine del libro di carta. Non appena avrà sviluppato davvero le sue potenzialità, il suo avversario diretto sarà la televisione. Il web può invece essere alleato del libro e insieme possono aprire nuove prospettive o addirittura nuove frontiere. Mentre la televisione, giocando con l'interattività, finirà in un "cul de sac".
7) Com’è maturata la scelta di partecipare a questa Antologia Futurista?
R: Occorre sempre dare una mano a quelli che rischiano in campo culturale. Quando l'amico Gianluca D'Aquino mi ha lanciato la proposta all'Alexandria Scriptori Festival ho desiderato partecipare all'iniziativa, anche se avevo soltanto tre giorni a disposizione prima della dead-line. Vorrei non fosse un fatto isolato, perché la trovo gradevole e mi arrivano molti commenti positivi.
8) Come nasce il tuo racconto? Svelaci, se possibile, il “dietro le quinte”…
R: Il Futurismo è argomento che mi affascina da sempre e non esisto a macinare chilometri per andare a vedere una mostra. Fortunato Depero è un genio, senza nulla togliere a Carrà, Boccioni, Balla, Dottori e tanti altri. Del Futurismo occorre cogliere l'essenza dell'azione, di cui è permeata ogni singola opera. Anche la scrittura viene esaltata dalla teatralità. Naturalmente ho lavorato su struttura narrativa e ritmo, con particolare riferimento al romanzo di Bruno Corra "Sam Dunn è morto" (pubblicato nel 1915, Bruno Ginanni Corradini). Ci sono poi i resoconti delle serate futuriste, pressochè tutte orchestrate da Filippo Tommaso Marinetti, che fu anche drammaturgo. Insomma è stato semplice delinerare la figura di una sorta di antieroe, che viveva in prima fila le avventurose serate futuriste eppure se ne stava un poco in disparte tant'è che la storia lo ha quasi sempre dimenticato (il personaggio del racconto è liberamente ispirato a un futurista realmente esistito). Ecco, mi piace mescolare passione, fantasia, realtà per costruire una storia che non è accaduta, ma avrebbe potuto.
9) Parla sinteticamente delle tue opere edite o dei tuoi obiettivi artistici raggiunti.
R: Se parliamo dei lavori su carta non sono molti, perché attualmente sono quattro presenti in altrettante antologie (e poi ci sono due racconti pubblicati sul web). In questi mesi è in distribuzione gratuita presso biblioteche e mediatiche pubbliche, informagiovani e centri culturali il mio saggio "Scrivere cinema low-budget in Alessandria", in cui è allegato il docu-fiction "Caristo, la città rubata" (vedi su www.opificiodellearti.eu). Con progetto e sceneggiatura di Caristo invece i miei lavori per il video, fra documentari e cortometraggi assommano a dodici.
10) Quali progetti hai per il futuro?
R: Ci sono un paio di cortometraggi in lavorazione che vedranno la luce prima della fine dell'anno: di uno firmerò la sceneggiatura, mentre l'altro sarà anche la mia seconda regia. Stanno per uscire anche i tre cortometraggi della serie "Storie di Monferrato", firmati da tre giovani registi con i quali ho collaborato per dare una buona ossatura alle loro sceneggiature. E poi all'ottimo Gianluca potrebbe venire in mente di fare una seconda antologia sul Futurismo. Se piace al pubblico…
+1) “Dieci+1”. Domanda aperta: quello che vuoi, per conoscerti meglio o per lasciare un segno…
R: Com'è nel mio spirito faccio una proposta molto pratica: compatibilmente con i miei impegni, sapppiate che di tanto in tanto mi metto a disposizione per convegni o meglio ancora seminari gratuiti sulla narrazione. Avanzate pure delle proposte. Credo che se hai ricevuto un dono, allora è giusto condividerlo con gli altri.
Gianluca D’Aquino
http://www.myspace.com/edizionifuturiste vedi Antologia futurista Il Centenario nel cielo e link ebook