PROGETTO PER FERRARA QUADRANTE EST ZONE

KING.jpgPpF  "GLI ORRORI DEL QUADRANTE EST"

Martedì 14 alle ore 21 presso il centro sociale il Melo, Progetto per Ferrara, in collaborazione con il Comitato residenti, incontrerà i cittadini del quadrante est, per esaminarne la grave situazione ambientale e sanitaria.

Valentino Tavolazzi, candidato sindaco della lista civica, Marilena Martinucci geologo, Luigi Gasparini medico igienista, Vanna Ruggeri portavoce del Comitato, ripercorreranno le fasi dell’espansione urbanistica, pianificata in un’area su cui insistono almeno due discariche di rifiuti urbani e non.

L’esame dell’enorme carteggio acquisito con l’accesso agli atti, evidenzia responsabilità politiche e forse anche tecniche, nelle decisioni assunte a partire dai primi anni ‘90. Ma soprattutto brilla la sostanziale assenza di provvedimenti atti a mettere in sicurezza sanitaria ed ambientale la popolazione. Al riguardo, tuttavia, si attendono gli esiti delle indagini condotte dalla magistratura.

Tutto ha avuto inizio con il fallimento della fornace Sef che nel 1981 lasciava in eredità alla Cassa di Risparmio di Ferrara un’area sulla quale insisteva una delle due discariche citate (quella poi ceduta a Cogef). Già nel 1985 la relazione geologica ne segnalava l’esistenza. Ma il vero peccato originale veniva commesso nel 1994, quando il Comune approvava un piano particolareggiato di espansione edilizia, e due anni dopo convenzionava con Cogef (che nel frattempo aveva acquisito l’area dalla Carife), Ginestra, Bonazzi e Ramerini la costruzione di 184 alloggi per 800 residenti.

Nel 2000, con diversi fabbricati costruiti e venduti, Carabinieri ed Arpa facevano scoppiare il caso idrocarburi, spia che scatenerà negli anni successivi indagini e contro indagini dell’azienda, del Comune e di Arpa, fino all’accertamento nel 2004 di una pesante contaminazione diffusa nelle aree Cogef e Parco (che nel frattempo aveva notificato al Comune la presenza di una seconda discarica). L’inquinamento riguardava la falda superficiale e quella semi confinata.

Purtroppo l’anno prima il Comune, con delibera di giunta dell’agosto 2003, sostanzialmente liberava Cogef dall’obbligo della bonifica, scelta ripetuta nel 2005 con Parco, spostando l’edificabilità di via Carretti in via Canapa. Dunque l’azienda privata si sfilava prima delle elezioni del 2004, l’altra, del mondo cooperativo, subito dopo. Il vincolo di onere  reale sul certificato di destinazione urbanistica (allora previsto dal decreto Ronchi) di cui parlò Bratti nel 2004, divenne lettera morta dopo le elezioni.

Risultato: le bonifiche non sono state fatte, il Comune ha acquisito o sta acquisendo le discariche, e, non essendoci limite al peggio, nel luglio 2005 il consiglio comunale ha dato il via libera all’asilo del Salice, pur sapendo che la contaminazione da CVM nel quadrante appariva grave, al punto da richiedere in assemblea pubblica ad una parte dei residenti di aerare le abitazioni e di non prelevare acqua dai pozzi.

La regia nel quadrante est è stata condotta nelle varie fasi dai silenti Bratti, Atti, Tagliani, e ratificata in consiglio comunale dalla maggioranza, inclusa la verde Diolaiti, che ora a mezzo stampa chiede a se stessa come mai sia potuto accadere quel disastro.

Martedì sera al Melo sono state invitate le istituzioni ed i gruppi consiliari.


Valentino Tavolazzi

Progetto per Ferrara

http://www.progettoperferrara.org/gli-orrori-del-quadrante-est-0412.html 

http://www.youtube.com/watch?v=J9VkfakVaVs  Filmato