MARCO MONTANARI E THC POLIMEDIA AL CLANDESTINO

PUPAZZI.jpgPU-PAZZI DI MARCO MONTANARI PERSONALE AL CLANDESTINO

Al Clandestino di Via Ragno, noto pub art di Ferrara, dal 2 febbraio scorso (inaugurazione) e fino al 2 marzo, espone Marco Montanari, con Andrea Amaducci e pochi altri, govane eccezionale artista contemporaneo: prima o poi varcherà abbatterà le asfittiche mura ferraresi per approdare ai suoi giusti orizzonti gratificanti (non a caso recentemente apprezzato da Graziano Cecchini Rosso Trevi). Pu-Pazzi il titolo della mostra del giovane talento, a cura dell'Associazione Culturale THC Polimedia di Ferrara, curata dall'animatore culturale Mario Slener, da qualche tempo specializzato in arte contemporanea non convenzionale nè neomanieristica (come parecchia a Ferrara...), al contrario autentica, lanciando anche artisti molto creativi e perturbanti per certa tranquilla metafisica Ferrara...

Thc Polimedia, già attiva addirittura negli anni ottanta con lo stesso Slener (e altri) con iniziative cosiddette postatomiche (video, poesia, concerti, mostre, ecc. all'epoca del creativo Assessore alla Cultura Manara) in sinergia anche con Bologna, ben sottolineate a suo tempo dalla stampa ferrarese e non solo (in biblioteca archivio giornali alcune chicche postatomiche...), recentemente si è segnalata per un paio di mostre intitolate Il Signor Mario (con Andrea Amaducci e altri). Giardino delle Duchesse e American Bar Tiffany, ancora all'Osteria degli Angeli, presentazione del noto video scrittore Alberto Rizzi, da Zuni del gruppo letterario di Roma SCRITTORI SOMMERSI, alla Galleria Marchesi della nota scrittrice e artista Barbara Baraldi, del celebre musicista Federico Fiumani (ex DIAFRAMMA, tra i gruppi storici cult dell'avantgarde italiana degli ultimi decenni), del noto musicista ferrarese Bruno Corticelli, eccetera.

Marco Montanari, come accennato, evidentissimo in questa personale, è personalità complessa e geniale: una sorta di mix tra writers, graffitismo, pop art rifrullata e ricolonata con velocità inedita, finanche certa antitradizione parallela proveniente dalle icone dei Cartoons animati, del fumetto fino agli Anime e i Manga nipponici. In particolare, forse, qua, l'innesto pittorico e visuale cruciale, nell'eco profondo, perturbante, rivoluzionario di certa visionarietà alla Willliam Blake, ancor di più alla Hyeronimus Bosch, lo straordinario genio pittore fiammingo di certo futuro anteriore dei secoli scorsi.

L'effetto, come accennato e' dirompente, tra i  più hard per Ferrara: Pu-Pazzi da un bordo è pura avanguardia autentica, uno schiaffo a certo infame buon senso (per dirla con Mayakowskij), ai manichini magari di villaggi velleitari come Ferrara: un tic tac poetico e virtuale, una scommessa di risveglio boom fondamentale verso certa decadenza contemporanea, nelle province ancor più inquietante, esteticamente una deliziosa e postatomica critica a certa casta artistica nazionale e periferica,  che a volte troppe volte... inquina il futuro venuto alla luce dalla rivoluzione delle avanguardie del novecento! Appunto pupazzi e pazzi nel duplice significante: iirrisione beffarda di certo potere virtuale reale incarnato.. plastificato nelle maschere nude, oggi di certa inquisizione cosiddetta democratica, dei gruppi dirigenti di tutte le caste - per intenderci... simultaneamente il paradosso estetico esistenziale creativo dei Pazzi in rivolta e dei Pupazzi improvvisamente vivi capaci, quasi un blitz improvviso, di liberare la bellezza e il futuro!

Roby Guerra

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