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FERRARA - FORZA ITALIA ALLA DERIVA

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IL RE DU DROITE E' NUDO!

Fuori tempo massimo, i vertici dell'opposizione di centro destra ferrarese hanno scoperto di avere già completamente sballato le strategie e magari le scelte ufficiose o ufficiali dei candidati per le elezioni imminenti. Il bello che anziché riprogrammare tutto con un bel colpo di reni alla Buffon o Albertosi, continuano a quanto pare le faide interne: sempre conflittuali i rapporti tra Forza Italia e AN a Ferrara. Ma su questo punto sono i deboli cloni del Cavaliere a Ferrara che fanno caos. Unica argomentazione... sono i numeri, ma chiaramente un mero effetto Berlusconi.

Nel complesso i forzisti a Ferrara sono delle mummie (tranne rare eccezioni - ad esempio il giovane Carlos Dana e pochi altri- parcheggiati fuori dalle stanze alte!); Dragotto, al di là della persona, da un pezzo doveva capire l'inopportunità della sua candidatura (già deja vu con esiti negativi): nè basta un bel scoop recente mediatico con i poster azzeccati.  A tale bonus doveva seguire una strategia forte: l'ufficializzazione rapida della sua candidatura e un patto forte con AN, tutto il centro destra(compreso Verri e la Destra di Ferretti) e magari con qualche lista civica interessante (leggi Barbieri), nonché un recupero dei radicali. (Allora lo scenario sarebbe stato prossimo al sorpasso...).

Masotti appare più aperto, ma: Forza Italia a Ferrara è un partito virtuale e culturalmente sconcertante, inadeguato come alternativa autorevole, tutto un gioco di psiconanetti per i prossimi divani e poltrone DONDI (con il massimo rispetto per quest'ultimo gran imprenditore ferrarese!). Neppure una sede attiva con continuità, neppure un sito Internet decente.

A Ferrara, nello spirito, la Destra resta sempre AN: il senatore Balboni ha certamente perso la bussola con la sua altalena Ferrara Roma, non è certo esente da critiche anche forti (leggi Gargioni, Verri e la Destra Ferrara), ma con sguardi più liberi e meno da barbabietole, il suo ruolo, storico e reale non può essere discusso! Con Verri e Malaguti ha gestito male le questioni. Lo stesso Malaguti (tra le figure più autorevoli) rischia adesso (anche alla luce dei sondaggi) un ridemensionamento imprevisto.

L'orologio, comunque, è già ... rotto, probabilmente: distante dal popolo della libertà ferrarese che decide le elezioni, ossessionato - il Centro Destra- dalla virtualità della Provincia, il Comune (unica cosa importante) resta Rosso! Iniziative potenti come quella di Rendine sui Vigili (i vertici) e l'Aventino minacciato in Comune.. questo desiderano gli elettori stanchi del centro sinistra a Ferrara, e questa la rotta, spregiudicata anche fondamentale. Malaguti in provincia e Verri... sindaco, secondo meritocrazia erano le candidature vincenti!

ROBERTO GUERRA

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