Sicilia: omaggio di Vittorio Sgarbi a Leonardo Sciascia. Una corona di fiori sulla tomba dello scrittore e una conferenza stampa nella sede della Fondazione.

Da: VITTORIO SGARBI - (Ufficio Stampa) <ufficiostampasgarbi@gmail.com>


  

Sicilia: omaggio a Leonardo Sciascia. Una corona di fiori sulla tomba dello scrittore, poi una conferenza stampa nella sede della Fondazione.

 

PALERMO - L'assessore regionale dei beni culturali Vittorio Sgarbi  la scorsa domenica 7 gennaio  a Racalmuto, in provincia di Agrigento:  omaggio a Leonardo Sciascia e per visitare i luoghi della «Strada degli scrittori». 

Assieme a Sgarbi  gli assessori al Turismo Pappalardo, alle Attività produttive Turano e alla Famiglia Mariella Ippolito

Nella prima mattinata Vittorio Sgarbi e l'assessore Pappalardo hanno  visitato la miniera di sale dei "carusi" di Regalpetra, di proprietà dell'Italkali; inoltre Sgarbi, accompagnato dal sindaco Elio Messana e dal vice presidente dell'Ars Roberto Di Mauro, nel corso di una breve cerimonia presenti le autorità civili e religiose, ha deposto una corona di fiori sulla tomba dello scrittore; infine nella sede della Fondazione Sciascia, a Racalmuto, Sgarbi e Pappalardo:  conferenza stampa sulle prospettive culturali e turistiche dell'area in vista delle celebrazioni per i 2.600 anni dalla fondazione di Agrigento e della candidatura della città a «Capitale della Cultura 2020».

Commenta Vittorio Sgarbi: «È sempre più attuale il pensiero di Leonardo Sciascia tra ragione e amarezza: "Direi che il dato più probante e preoccupante della corruzione italiana non tanto risieda nel fatto che si rubi nella cosa pubblica e nella privata, quanto nel fatto che si rubi senza l'intelligenza del fare e che persone di assoluta mediocrità si trovino al vertice di pubbliche e private imprese. In queste persone la mediocrità si accompagna ad un elemento maniacale, di follia, che nel favore della fortuna non appare se non per qualche innocuo segno, ma che alle prime difficoltà comincia a manifestarsi e a crescere fino a travolgerli. Si può dire di loro quel che D'Annunzio diceva di Marinetti: che sono dei cretini con qualche lampo di imbecillità: solo che nel contesto in cui agiscono l'imbecillità appare – e in un certo senso e fino a un certo punto è – fantasia"». 

Soddisfatto per l'attenzione che si accende sulla "Strada degli Scrittori" Felice Cavallaro, componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Sciascia: «Stiamo lavorando a un sistema capace di incrementare l'interesse di viaggiatori colti, di gruppi organizzati, a cominciare da scolaresche, club service, associazioni religiose, famiglie interessate a far scoprire pagine di letteratura  ai giovani. Con un viaggio di arricchimento. Ma anche di divertente, accattivante intrattenimento per flussi turistici da ampliare». 

 

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(Nino Ippolito)

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