L'APOCALISSE PROSSIMA VENTURA

Papa Francesco ha espresso la sua viva preoccupazione per lo stato del mondo, mai così vicino ad una guerra nucleare. Circostanza questa percepita da molti osservatori, ma anche da larghi settori dell'opinione pubblica internazionale di fronte all'ingigantirsi delle manifestazioni di pericolo per la sicurezza collettiva non di rado promosse dalle segrete complicità  di cancellerie non ben identificate. In questi giorni qualcuno ( a dire il vero anche chi scrive su Youtube) ha evocato addirittura la presenza tra noi del cosiddetto Figlio della Perdizione, più noto come Anticristo ovvero il Grande Traditore profetizzato dalle Sacre Scritture ebraico-cristiane, ma anche paradossalmente dal Corano. Attraverso comunque le innumerevoli epifanie del male, alle quali non è possibile sottrarsi, si configura la drammatica meta finale dell'umanità annunciata da tutte le religioni, da tutti i visionari, dai futurologhi e da quanti in qualche modo hanno immaginato l'avvenire e il destino ultimo dell'uomo. Aldilà delle descrizioni escatologiche e delle convinzioni confessionali, però, va detto che mai come oggi il peso dei dati storici sovrabbonda di elementi globalmente e numericamente oltre misura rispetto al passato e in un crescendo esponenziale senza limiti. Ci soccorre nell'occasione per interpretare l'avvicinarsi della spaventosa Apocalypse now lo studioso canadese Jean.Pierre Prévost, attraverso una vasta ricostruzione di simboli di varia suggestione non solo onirica, ma anche storico-cromatica, cosmico-zoomorfica, iniziando dai numeri e dal nome della Bestia, recuperando il messaggio di Giovanni, il Veggente dell'Apocalisse. un viaggio quello di Prévost che si introduce nella matrice della metafora biblica, a partire da dal Libro di Daniele, che resta una delle fonti principali del testo giovanneo. Se è vero che la Bestia va riferita alle vicende del I secolo, cioè alla Roma imperiale e alle sue idolatrie, è anche vero che la stessa Bestia estende le sue influenze blasfeme al seguito della Storia fino ad arrivare ai giorni nostri. In altri termini il duello tra il bene e il male assume i connotati di una sfida economica ed ideologica planetaria che prepara evidentemente anche un grande conflitto universale. non vogliamo addentraci nei misteri dell'Apocalisse, che supera le forze intellettive di tutti noi, ma cerchiamo soltanto di affidarci alle spiegazioni della Ragione di un mondo senza Ragione.. Anche tale valutazione razionale ed intellettuale ci fa riflettere sulla fine del mondo conosciuto ben oltre le proposizioni profetiche tradizionali. Una riflessione tanto più attuale quanto opportuna alla luce degli scenari che si aprono davanti a noi in una terribile sequenza.
Casalino Pierluigi