Il lancio da una base francese in Guyana di un satellite spia marocchino nell'autunno scorso assume un duplice valore. Il primo quello di assicurare una rete informativa di prim'ordine al regno cherifiano soprattutto sul piano interno, il secondo quello di consentire al Marocco di monitorare le operazioni dell'Algeria nell'area, in particolare nel sosteno ai movimenti separatisti del Sahara ex spagnolo sotto amministrazione di Rabat. Molti non sanno che negli ultimi anni, nonostante l'insorgere dell'emergenza terroristica, Algeria e Marocco si trovano in una posizione di rivalità per via delle risorse energetiche di quella zona cruciale dell'Africa nordoccidentale, già alle prese con la crisi della sicurezza ai confini della Mauritania, in particolare in Mali e dintorni. Come è noto anche il governo italiano intende inviare suoi soldati in Niger in appoggio alla Francia per aprire un fronte di difesa europeo a più voci anche nel contrasto all'immigrazione clandestina e al traffici illeciti a vasto raggio ad essa connessi. Il fatto che la Francia abbia offerto al Marocco una base per sviluppare una sofisticata rete missilistica e satellitare in grado di coprire uno spazio di ben più ampie dimensioni della situazione strategica interna fornisce una chiave di lettura geopolitica degli sviluppi generali nei territori che si affacciano si sul Mediterraneo, ma che si prolungano verso l'interno del continente africano. Non è un caso che l'attuale linea politica del sovrano marocchino Maometto VI sia improntata al perfezionamento di una rinnovata partnership con gli stati africani nel quadro dell'Unione Africana. Una partnership che interessa diversi settori, dalle relazioni diplomatiche a quelle della cooperazione militare, economica e formativa (non ultima l'esportazione della predicazione di un Islam moderato, capace di stemprare gli estremismi). Militarizzazione e spionaggio dunque investono anche questa parte del mondo e se non si vuole dare troppo importanza alle preoccupazioni espresse dalla Spagna nei confronti dell'esperimento satellitare-spia del Marocco (la Spagna rientra in una serie di accordi con il Marocco su questo aspetto, che passano attraverso le alleanze politico-militari di Madrid con il resto del Vecchio Continente e con gli Stati Uniti e pertanto la cosa va esaminata in tale prospettiva). Il dissidio tra Marocco e Algeria, d'altro canto, è uno dei punti di frizione più insidiosi nello scacchiere internazionale, al pari di quello tra Cina ed India, tra India e Pakistan, tra Iran e Arabia Saudita e, last, but not least, tra le due Coree che investe le potenze maggiori dell'Estremo Oriente e del Pacifico con ricadute di notevole incidenza sugli equilibri mondiali. Una partita pericolosa che invita a riflettere sugli avvenimenti di questi giorni che suscitano allarme per la pace mondiale, non ultime le invadenze russe in Europa
. Sull'argomento sicurezza strategica ho avuto modo, ed ancora ho occasione di fare, ho dedicato miei interventi su Youtube-Culture 1.
Casalino Pierluigi
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