INTERPRETAZIONE DEL FASCISMO

Che cosa fu dunque l'ideologia fascista? In primis, ricorrendo al pensiero di Angelo Tasca, definire il fascismo è anzitutto riscriverne la storia, ricostruendone nel bene e nel male la vicenda politica e sociale. Il fascismo fu un fenomeno dal quale non va disgiunta la consapevolezza di un'analisi storica doverosa. Se, infatti, a Versailles non fossero stati commessi certi gravi errori, se l'Italia fascista non si fosse legata alla Germania nazista, se in Francia avesse prevalso la tesi di coloro che volevano intervenire militarmente a fianco della Finlandia contro l'URSS, se Hitler non avesse stracciato il patto Ribbentrop-Molotov, e altro ancora. Tutti interrogativi a cui è ben difficile dare una risposta adeguata e attendibile. La crisi del 1929, determinata dalla guerra, fu la sola e vera causa dell'irrompere vittorioso del fascismo in tutta Europa. Lo sbocco fascista o autoritario, peraltro già messo in atto dagli eventi immediatamente successivi al primo conflitto mondiale non fu affatto inevitabile, né fu una necessità. Inoltre va sottolineato che il fascismo fu anche movimento di massa, avverso alla grande borghesia e nello stesso tempo al proletariato militante e capace di essere in fondo una terza forza. Su cosa fu il fascismo pesa anche il quesito mai esaurito su che cos'è ancora il fascismo e  se un sistema fascista possa esistere oggi e a che cosa in fondo si possa ispirare un fascismo di domani se mai ci sarà o avrà altri nomi. L'interpretazione del fascismo resta dunque aperta.
Casalino Pierluigi.