DELL'ALLEGORIA POLITICA IN DANTE

Oltre l'allegoria morale, si manifesta nella Divina Commedia di Dante, e specialmente nel primo canto che ne forma l'Introduzione e in qualche altro (Purgatorio, XXXII) un'allegoria politica. La società piena di errori e di vizi (selva oscura), abitata dalle tre fiere, aspetta salute da un principe (veltro), il quale ristabilirà il sacro romano impero, e riporterà il papato entro l'orbita delle cose spirituali. Così l'imperatore (rappresentato scientificamente in Virgilio, il cantore dell'antico impero romano e della pace universale, e, moralmente, in Catone, guardiano del purgatorio), guiderà l'uomo alla felicità della vita attiva (paradiso terrestre). Il papa (rappresentato scientificamente in Beatrice, donna di virtù, e lume fra il vero e l'intelletto, e forse moralmente da Matelda, regina del paradiso terrestre) lo guiderà con i precetti del vangelo della beatitudine e al perfezionamento spirituale (vedi De Monarchia, III, 15). Da ciò prendono loto ragione le frequenti invettive che per tutte e tre le cantiche risuonano contro papi, imperatorio.
Casalino Pierluigi