Il XX secolo, oltre ad essere stato definito IL SECOLO BREVE, è stato sicuramente anche IL SECOLO AMERICANO. E ciò non solo perché l'America ha vinto le due guerre mondiali che hanno rivoluzionato il mondo, ridefinendo gli assetti mondiali e conferendo agli Stati Uniti un ruolo globale che mai nessuno aveva avuto nella storia. Il riferimento ai valori americani in termini politici e culturali o american way of life, cioè lo stile di vita americano, è diventato egemone, soppiantando quello francese e britannico, affermatisi durante la grande epoca dei nazionalismi. Tale punto di riferimento si è affermato soprattutto all'indomani della seconda guerra mondiale, dopo l'evidente tramonto dell'Europa, suscitando grandi passioni ideali e morali, aspirazioni e non di rado una spinta innovativa ed uno spirito imitativo. Per decenni l'America è stata modello ed esempio di democrazia politica, di rispetto della libertà e dei diritti individuali, di capacità di sviluppo economico e tecnologico, pure attraverso strumenti altrettanto formidabili come il cinema e la musica, che hanno imposto un loro ruolo mondiale non solo di dimensione culturale. Buona parte del costume americano è diventato quello di tutto il mondo. L'idea di Occidente è stata identificata con l'America, dimenticando l'originale intuito del Vecchio Continente, per secoli maestro di civiltà. Nel 1945 l'allora Segretario di Stato Bryan diceva che l'America giungerà alla piena lucentezza nel giorno in cui tutti sapranno che essa colloca i diritti umani al primo posto, confondendo così il bene umano con quello americano. Già Prezzolini aveva individuato nell'America una delle grandi forze del mondo attuale. La determinazione della leadership americana di perseguire tali fini è proseguita in tutto il XX secolo, anche se l'idealismo americano si è andato rivelando come un idealismo diverso da quello europeo. Difficile oggi esprimersi sul futuro americano, dopo una campagna elettorale piuttosto inferiore alla cifra idealista classica che contraddistingue quel confronto e ancora non si sa se il vincitore sarà in grado di esprimere veramente gli umori profondi, le capacità e le prospettive della Repubblica Stellata.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi