DANTE ETERNO DA RILEGGERE ALL'INFINITO

I centenari sono occasioni importanti e nefaste al tempo stesso: ogni ente culturale, ma singoli studiosi, desidera celebrarli, e ogni editore, anche il minore, vuole sfruttarli per ergersi, nano, sulle spalle dei giganti. Solo Omero, tra i grandi dell'Occidente, sfugge alla dura legge degli anniversari. Siamo appena usciti dal 750°anniversario della nascita di Dante Alighieri, celebrato nel 2015, e abbiamo appena vissuto nel 2016 il 400° anniversario della morte di Cervantes e di Shakespeare, e già si annuncia all'orizzonte, più imminente di quanto non appaia, il temibile 700° anniversario della morte dell'Alighieri, nel 2021, preceduto dal significativo centenario della pubblicazione della celebre Escatologia islamica nella Commedia (Dante e l'Islam) dello spagnolo Asìn Palacios (2019), data non meno ricca di interesse e suggestione. Solo gli dei superni sanno cosa nel 2021 in occasione delle celebrazioni della morte di Dante. La Salerno Editrice, comunque, ci sarà con biglietti da visita non proprio irrilevanti. Non solo pubblica da anni l'Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi, ma si prepara dagli anni Novanta del XX secolo, a pubblicare entro il 2021 LA NUOVA EDIZIONE COMMENTATA DELLE OPERE DI DANTE. Nelle precedenti celebrazioni dantesche autorevoli studiosi hanno, da parte loro, curato interessanti e valorose opere di commento alla produzione di Dante. I volumi della NECOD non saranno certamente libri da portare al mare per una amena lettura, ma tomi consistenti, chiari ed esaustivi, dal prezzo contenuto, che affrontano con molte novità critiche e storiche testi e problemi discussi da centinaia di anni, se non da secoli su Dante e le sue opere e con particolare intensità nell'ultimo secolo. Nel V volume della serie salernitana si parla diffusamente della cosiddetta Epistola a Cangrande, separata, nella circostanza, dalle altre dodici: quella che è che dedica a Cangrande il Paradiso e della cui attribuzione a Dante si è discusso con acrimonia. Se l'autore della lettera è Dante, e non pochi sono gli indizi che oggi lo confermano, si tratta nell'occasione di un momento emozionante e ricco di cultura dantesca. Non mancano poi altri importanti passaggi nell'intervento salernitano su temi e fondamenti della dantistica, corredati anche da illuminanti trattati cosmografici come quello di Michele Rinaldi. E anche su Dante latino, che sta oggi rivivendo un momento di grande attualità, ci sono nella raccolta della Salerno pagine di straordinario interesse e degne veramente di approfondimenti in sede di celebrazione. Un Dante da leggere e rileggere in eterno.
Casalino Pierluigi