La Collezione d'Arte Sgarbi a Novara, Per Ferrara PD... meglio Buskers, Internazionale e Maisto....

di R. Guerra


Lo scorso anno il celebre Vittorio Sgarbi aveva proposto la sua straordinaria Collezione d'Arte privata (con capolavori dal Rinascimento al contemporaneo) alla Sua Città, Ferrara, magari in Castello per rivitalizzarlo al passo con il XXI secolo.  Massimo Maisto, Assessore alla Cultura e Vice Sindaco (negli ultimi anni distintosi per ostracismi verso Italo Balbo, il trasvolatore e verso futuristi ferraresi noti in mezza Italia.., insomma una sorta di neosoviet alla luce del Sole, sempre in prima linea con certa retorica deja vu antifascista e verso le opposizioni...) subito rispose picche.  Lo stesso sindaco di Ferrara e il ministro ferrarese Franceschini furono più cauti, come se niente fosse  nel silenzio e l'omertà dei soliti media e intellettuali di regime locale, quasi tutti.  In questi giorni l'epilogo. L'aveva insomma annunciato - Maisto- e alla fine nessuna autocritica. E a suo tempo complimenti con il senno di poi  al ponzio pilatismo appunto di Franceschini (Ministro) e del Sindaco, si dicevano possibilisti ma nonostante ruoli più autorevoli (violando persino una logica naturale "gerarchia" di ruoli istituzionali (logica pertanto da clan e famiglie...) , alla fine Maisto, assessore neosoviet alla cultura e vicesindaco, l'ha avuta vinta. La super Vittorio Sgarbi collection nonostante il boom di Osimo, vola a Novara, per Maisto evidentemente è arte degenerata...   Ebbene noi non ci stiamo a stare zitti come puntualmente farà  l'attardata cultura ferrarese, quasi  tutta sempre supina per poche briciole  in ossequio a Maisto.  Il Sgarbi bannato è uno scandalo cittadino e nazionale e riflette appunto il fascismo rosso  dominante a livello culturale in città e il leccaculismo di quasi tutta la cultura ferrarese locale. Questa è la verità storica semplicemente di Ferrara  nell'anno 2017.  E questo scriveranno gli storici del futuro. Almeno lo si sappia, poi qua a Ferrara continuino pure a vivere come zombi dentro le loro percezioni di eccellenza artistica globale (ci sono ma solo vagoni effimeri ormai destinati a schiantarsi come in Cassandra Crossing)  ma fuori Ferrara tutti lo sanno che è solo un villaggio terminale, tra minculpop culturali e deliri migrantici, di coglioni e fuori di testa, diversamente pazzi  e  assolutamente pazzatisti che giocano a nostalgie neoestensi o da piccola Versailles!


Info

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"Se a Ferrara non interessa, la prendiamo a Mesola", aveva detto il consigliere comunale Luciano Tancini sulla collezione di opere d'arte di Vittorio Sgarbi. Ma sarà Novara a ospitarla. La notizia già nell'aria da dicembre, è stata confermata negli ultimi giorni proprio dal critico d'arte durante la trasmissione di La7 "Otto e mezzo", condotta da Lilli Gruber. Sgarbi ha annunciato che la mostra - composta da una selezione di opere di sua proprietà, e detenute dalla fondazione intitolata alla madre - farà tappa prima a Trieste e poi a Novara dopo aver già riscosso un buon successo riscosso a Osimo (Ancona), visitata da 50 mila persone, e ora a Cortina d’Ampezzo (Belluno), dove la prima scadenza fissata per l'8 gennaio è stata prorogata fino al 28 febbraio. La mostra a Novara - che si terrà nel castello - dovrebbe essere un po' diversa rispetto a quella esposta a Osimo e a Cortina: formula identica ma potrebbe cambiare la selezione delle opere, che sono parecchie e non tutte contenibili