Passa ai contenuti principali

Eduardo Scarfoglio nel centenario della morte e Agostino Gaudinieri a 115 dalla nascita. Un legame di sangue e di culture nel Regno delle Due Sicilie di Pierfranco Bruni


 di Pierfranco Bruni (photo)




Eduardo Scarfoglio nel centenario della morte e Agostino Gaudinieri a 115 dalla nascita. Un legame di sangue e di culture

nel Regno delle Due Sicilie







Risultati immagini per agostino gaudinieriRisultati immagini

Agostino Gaudinieri – Pierfranco Bruni – Eduardo Scarfoglio





Legami di sangue e di culture nel Regno di Napoli in un processo identitario che accomuna famiglie: gli Scarfoglio e i Gaudinieri. Edoardo Scarfoglio e Agostino Gaudinieri avevano un legame di parentela. Il primo di origini calabresi da parte di padre, il secondo calabrese con origini albanesi da parte della madre. Una nuova documentazione pone un ulteriore approfondimento sulla storia della famiglia Gaudinieri – Bruni, di cui è uscito recentemente il romanzo storico "Cinque fratelli. I Bruni – Gaudinieri nel vissuto di una nobiltà" (Pellegrini editore).

I Gaudinieri, infatti, erano imparentati con la famiglia Scarfoglio e, quindi, vi era un legame proprio con il giornalista, marito di Matilde Serao, Edoardo Scarfoglio di cui il prossimo anno si celebra il centenario della morte essendo nato a Paganica (frazione dell'Aquila) nel 1860 e morto a Napoli nel 1917. Agostino Gaudinieri nato a Spezzano Albanese (Cosenza) nel 1892 e morto a Cosenza nel 1966.

Un poeta e uno scrittore, oltre che un giornalista, che ha segnato il linguaggio moderno nel Sud delle eleganze e dei linguaggi innovativi. Il padre di Edoardo, Michele, era un magistrato di origini calabresi della provincia di Cosenza, le cui radici erano tra Bisignano ed Acri. Mentre la madre, Marianna Volpe, aveva origini abruzzesi.

La famiglia Scarfoglio ebbe ottimi rapporti con i Gaudinieri, i quali si stanziarono, come prima residenza, proprio ad Acri, dove ancora c'è la prima dimora: il Palazzo Gaudinieri. Le successive generazioni trovarono sede nella comunità Arbereshe di Spezzano Albanese.

Agostino Gaudinieri, il colonnello che ha partecipato alla Grande Guerra, pare che abbia conosciuto Edoardo Scarfoglio qualche anno prima che morisse, subito dopo essere tornato dal fronte di Bosco Cappuccio (dove era stato il comandante di Ungaretti)  per le cui imprese distintosi come valente militare verrà decorato.

Risultati immagini per eduardo scarfoglio

Agostino, che conosceva bene questo ramo di parentela con gli Scarfoglio, si fermò a Napoli e qui ebbe modo di incontrarsi con Edoardo, quando questi non viveva più con Matilde Serao, con la quale si era sposata nel 1885. Ma i rapporti con la Serao si interruppero nel 1904, in seguito alla vicenda di Scarfoglio con la ballerina Gabrielle Bessard dalla quale ebbe una figlia, che venne allevata dalla stessa Serao.

La famosa frase di Scarfoglio resta: "Napoli è l'unica città mediorientale che non ha un quartiere europeo". Fa eco un concetto di Agostino Gaudinieri: "Chi vuole capire il vero Mediterraneo e tutte le contaminazioni e gli intrecci di mare e di porto vada a Napoli".

Agostino Gaudinieri da bravo bibliofilo e letterato, oltre che colonnello dell'Esercito italiano e ottimo militare, era interessato agli scritti di un  parente come Scarfoglio, il quale lo mise in contatto anche con D'Annunzio intorno agli anni 1915/16. E' certo che custodisse alcuni testi importanti di Edoardo.

Gaudinieri conosceva molto bene il testo "Viaggio in Abissinia. Nascita del colonialismo italiano", che era stato pubblicato nel 1936 dal figlio Carlo e riguardava scritti cosiddetti africani. Nella biblioteca di Agostino Gaudinieri dovevano trovarsi anche i suoi libri di viaggi pubblicati nel 1895 e nel 1897. Ovvero: "Le nostre cose in Africa" e "Il cristiano errante".

Agostino Gaudinieri possedeva una biblioteca di prestigio, non tanto per la quantità dei testi piuttosto per la qualità dei libri e la loro rarità a cominciare da edizioni sulle problematiche militari sino a rare edizioni di Petrarca, di Leopardi e di Manzoni. Comunque, il Gaudinieri, che morì a Cosenza nel 1966, era uno stratega dell'arte militare, ma le sue conoscenze letterarie erano molto profonde.

"Viaggio in Abissinia. Nascita del colonialismo italiano" venne abbondantemente studiato e chiosato dal Gaudinieri e venne usato anche come testimonianza per approfondire le conoscenze del Mediterraneo.
Edoardo Scarfoglio visitò i luoghi del Mediterraneo e, oltre al suo viaggio con D'Annunzio in Grecia del 1895, praticò brevi e lunghe escursioni per comprendere le sue radici mediterranee e il suo fascino per la storia del colonialismo lo portò a ricercare tra i mari. Aveva ben otto imbarcazioni. Ognuna aveva compiuto un percorso preciso, ma anche quando non era in mare spesso, ancorate nel porto, le abitava.

Agostino Gaudinieri imparò molto dagli scritti del suo parente Edoardo Scarfoglio. La sua "arte militare" non smetteva di formarsi e, a volte, di plasmarsi sulla capacità di interpretare la letteratura colonialista. Un dato significativo che fa capire il legame, non solo di parentela (di sangue), tra i Gaudinieri e gli Scarfoglio, ma anche culturale e storico.

Un frammento vissuto tra Cosenza e Napoli, in quel Regno delle Due Sicilie in cui le contaminazioni culturali sono state una ricchezza e i libri di Scarfoglio testimoniano tutto ciò e le letture di Gaudinieri sono un emblematico esempio. Di Scarfoglio si celebra il centenario della morte il  2017. Di Agostino Gaudinieri il 2016, si sono celebrati i 50 anni dalla morte, mentre nel 2017 ricorrono i 115 dalla nascita.

Celebrazioni certamente, ma soprattutto definizioni di identità in una eredità storica tra nobiltà e aristocrazia. La ricerca non smette di rivelare sempre più particolari che vanno ad arricchire la straordinaria storia della famiglia Bruni – Gaudinieri.




Post popolari in questo blog

AGAR, ISMAELE E MAOMETTO (E L'ISLAM)

Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...

-Heliopolis-Rivista- Delouze e Gattari...Petrongari

 a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema       Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento).    Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...

Maria Marchese,Poesia,inedito,Dans Le Miroir -Francese

 VIDEO M Marchese     https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml   .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com    Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e  "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse,  per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...