Italia e Cina 2015

I rapporti sono millenari e risalgono al tempo in cui Roma imperiale e
il Celeste Impero si conoscevano e si stimavano. Il generale cinese
Pan Chao giunse a Ctesifonte e fece un rapporto su la potenza romana,
ma altre fonti cinesi riportano notizie sull'amministrazione pubblica
e privata dell'Urbe sotto il regno di Marco Aurelio.Ma già il poeta
latino Marziale criticava le donne romane di fare eccessivo lusso a
vantaggio dei Serici (produttori di sete, cioè i Cinesi) a danno delle
finanze dello stato. Marco Polo e Matteo Ricci percorsero più tardi la
Via della Seta. Galeazzo Ciano, per conto dell'Italia fascista, che
rappresentò come ambasciatore, intuì l'importanza di quel mercato e si
adoperò per la stipula di numerosi contratti, soprattutto a vantaggio
dell'industria aeronautica. L'entrata dell'Italia nell'alleanza
dell'Asse, a fianco del Sol Levante, mandò all'aria i piani di Ciano.
Ma il destino è il destino. l'Italia repubblicana avvia nel 1969 la
procedura di riconoscimento della Repubblica Popolare Cinese. Da
allora molta strada è stata fatta nelle relazioni diplomatiche e
commerciali tra i due paesi. Di recente la partnership tra Roma e
Pechino si è arricchita di una nuova e fitta serie di contatti. E ciò
anche alla luce di un rinnovato approccio tra i due stati, considerata
la priorità degli interessi in gioco, in vista di una risoluzione
dell'attuale perdurante crisi economica globale. Sul tema dei rapporti
Italia-Cina è, tra l'altro, in programma un convegno al Senato il 23
ottobre 2015 e dal titolo emblematico: "Celebrare il passato,
preparare il futuro". Un'occasione di rilievo per promuovere
l'interscambio tra Italia e Cina, ma anche per rivisitare una lunga
storia di felici contatti tra due mondi diversi, ma non
necessariamente separati.
Casalino Pierluigi, 18.10.2015