Elogio della memoria

Erasmo da Rotterdam esaltava ne "Elogio della pazzia" la follia come
elemento propulsore della conoscenza e del genio. Anche Montaigne
sosteneva che "E' meglio nostra follia di nostra saggezza",
significando quanto fosse superiore la capacità di grandezza della
nostra pazzia rispetto alla piatta ricerca di scienza secondo un
metodo grigio e improduttivo. E sempre Montaigne ci dice che "la
memoria è l'astuccio della scienza", e in effetti una memoria
brillante e selettiva appare ben più utile, oggi come oggi, di quella
informatica che oltre a sfornarci migliaia di dati materiali
senz'anima, ci rende disponibile una conoscenza, pur sempre a rischio
di cancellazione, e ad un tempo inclassificabile e in pratica
utilizzabile. Ecco perché ai giorni nostri sia Erasmo e sia Montaigne
scriverebbero "Elogio della memoria", quella memoria che sola può
esprimere il senso autentico dell'intelligenza e della capacità di
ricordare, una capacità che l'indigestione informatica ha soffocato.
Casalino Pierluigi, 23.10.2015